giovedì, 28 Marzo 2024
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Arriva da Firenze il primo documento sul rispetto della spiritualità del paziente

E' stato approvato dall'Ordine dei Medici di Firenze: il presidente Antonio Panti lo ha presentato questa mattina nel corso del primo convegno in Italia dedicato a “Spiritualità, salute mentale e disabilità”. Presente il Cardinale Giuseppe Betori.

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Un documento inedito, che ricorda ai medici fiorentini l’importanza del rispetto e della valorizzazione della vita spirituale del paziente. È quello che ha presentato questa mattina il presidente dell’Ordine dei Medici, Antonio Panti, nel corso del convegno “Spiritualità, salute mentale e disabilità”, organizzato dalla Fondazione Oda Firenze Onlus con Appc Toscana e aperto con il saluto del Cardinale Giuseppe Betori.

UN DOCUMENTO INEDITO. Quella presentata da Panti rappresenta una novità nel mondo medico: “Certo, già il giuramento di Ippocrate prevede che l’assistenza del medico nei confronti del paziente prescinda da qualsiasi discriminazione – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei Medici della Toscana – ma quello che abbiamo appena approvato come ordine è un vero e proprio invito alla capacità del medico di fare appello alle doti profonde dell’animo umano, perché sappiamo bene che nel processo di guarigione supportare l’individualità e la spiritualità del paziente è fondamentale”. Il documento “Deontologia e valorizzazione della spiritualità” è stato approvato dal consiglio dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirughi e degli Odontoiatri di Firenze nelle scorse settimane. “In un momento come questo – ha aggiunto Panti – che registra una mescolanza di valori e linguaggi morali, anche all’interno della stessa religione, è più che mai importante richiamare i dottori alla comprensione e al supporto profondo della dimensione religiosa del paziente”. Si legge nel documento: “Si tratta oggi di porre l’accento sull’empatia che deve caratterizzare la relazione col paziente, affinché il medico non soltanto rispetti i convincimenti della persona ma ne sappia valorizzare e stimolare la dimensione etica, spirituale o religiosa per favorirne la reazione positiva alla malattia e alla cronicità”. Ancora: “Il Consiglio dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Firenze intende aprire una riflessione sul rapporto fra paziente e terapeuta di fronte alla sempre più frequente evenienza che tale relazione si debba costruire in presenza di diverse visioni del mondo, ideologie, opinioni e credenze”.

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BETORI. Il convegno è stato aperto dal saluto del Cardinale, Giuseppe Betori: “La particolarità di questo convegno – ha spiegato l’Arcivescovo di Firenze aprendo i lavori – è che va ad approfondire temi importanti che considerano la persona nella sua integralità e pone al centro di queste riflessioni i deboli, non i potenti”. Insieme al Cardinale hanno portato il loro saluto in apertura il vicesindaco del Comune di Firenze, Stefania Saccardi e il neo Direttore Generale dell’assessorato al diritto alla Salute, dottor Valtere Giovannini, oltre al Presidente della Fondazione Oda, Can. Vasco Giuliani. 

I TEMI. Che relazione c’è tra salute mentale e vita spirituale? Come garantire l’espressione della vita spirituale della persona disabile e non? A queste e ad altre questioni, prima d’ora in Italia assai poco approfondite, hanno provato a rispondere gli esperti riuniti nell’auditorium di piazza Santo Stefano, che per la prima volta in Italia hanno approfondito temi importanti come il rapporto tra deontologia medica e spiritualità e il legame tra salute mentale e vita spirituale. Ad ascoltarli, centinaia di partecipanti provenienti dal mondo cattolico e scientifico. Tra i relatori, Guendalina Malvezzi, la coordinatrice per l’Arca Italia e Spagna della Federazione internazionale, che ha portato il saluto di Jean Vanier, filosofo e filantropo di fama internazionale e fondatore di L’Arche (L’Arca). Insieme a lei un parterre di specialisti del mondo cattolico (come Veronica Amata Donatello, dell’ufficio catechesi della Cei) e del mondo medico (come lo psichiatra Stefano Pallanti, direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Firenze e Peter Verhagen Presidente della World Psychiatric Association -Religion, Spirituality and Psychiatry section).

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DON VASCO. “La persona disabile, anche quando risulta ferita nella mente o nelle sue capacità sensoriali e intellettive, con tutte le limitazioni e le sofferenze da cui è segnata, ci obbliga ad interrogarci con attenzione e rispetto sul mistero dell’uomo che in ogni situazione di vita mantiene la sua dignità e il suo valore di figlio di Dio – spiega il presidente della Fondazione Oda, Don Vasco Giuliani – per questo anche il disabile intellettivo deve essere facilitato a partecipare, per quanto gli è possibile, alla vita della società ed essere aiutato ad attuare tutte le sue potenzialità di ordine fisico, psichico e spirituale”. “La salute va intesa in modo più moderno e completo non solo come stato di benessere cui orientare l’impegno individuale e sociale, ma anche come risorsa per la crescita delle persone e della comunità, sul piano emozionale, intellettuale, economico, etico e spirituale – ha aggiunto il dottor Stefano Lassi, psichiatra, responsabile specialista del centro di Diacceto e vicepresidente dell’APPC-Toscana – Questo convegno finalmente apre una riflessione a livello nazionale rispetto ai temi della salute mentale, disabilità e spiritualità”. Il convegno è stato organizzato dalla Fondazione Opera Diocesana Assistenza Firenze Onlus, in occasione del IV Convegno dell’Associazione Psicologi e Psichiatri Cattolici della Toscana. L’evento ha ottenuto il patrocinio della regione Toscana e del Comune di Firenze ed è stato realizzato con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Firenze e della Caritas Firenze Onlus.

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