Inflazione in aumento a Firenze nel mese di gennaio.
SALE L’INFLAZIONE. La variazione mensile dei prezzi è +0,7 mentre a dicembre era nulla; la variazione annuale è +0,6%, come a dicembre 2013.
PREZZI IN AUMENTO. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Statistica del Comune. Causa dell’aumento sono soprattutto i generi alimentari e le bevande analcoliche (+0,2%), i servizi ricettivi e di ristorazione (+3,4%) e e i trasporti (+0,1%).
CARRELLO DELLA SPESA PIU’ SALATO. Nel carrello della spesa più salato spiccano gli incrementi dei prezzi di pesce e prodotti ittici (+2,5%), vegetali (+6,6%) e frutta (+2,1%). Per quanto riguarda il carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono aumentati di +0,6% rispetto al mese precedente e sono in aumento di +1,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I prodotti a media frequenza di acquisto sono aumentati di +1,1% rispetto a dicembre 2013; quelli a bassa frequenza sono aumentati di +0,3% rispetto al mese precedente. I beni, che pesano nel paniere per circa il 56%, hanno fatto registrare a gennaio 2014 una variazione di +0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
SERVIZI RICETTIVI. Tra i servizi ricettivi e di ristorazione sono invece in aumento di servizi di alloggio (+13,6% rispetto a dicembre 2013 e -2,2% rispetto a gennaio 2013).
CARBURANTI. Nella divisione dei trasporti sono in aumento i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (+0,3% rispetto a dicembre 2013 e -0,6% rispetto a gennaio 2013), le automobili (+1,3%) e la manutenzione e riparazione mezzi di trasporto privati (+0,3%).
I TABACCHI. I tabacchi fanno registrare una variazione nulla rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici è +0,8%. L’indice generale esclusi energetici è +0,8%.
LA RILEVAZIONE. La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di gennaio su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall’Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall’Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.