mercoledì, 5 Febbraio 2025
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Casa: i mutui si ”rimpiccioliscono”, aumenta l’età di chi li chiede

La crisi si fa sentire anche sul fronte dell'acquisto della prima casa: a rilevarlo è un'indagine di Mutui.it. Anche in Toscana la situazione non è delle più rosee: ecco come vanno le cose nella nostra regione.

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Mutui: diminuiscono le somme richieste, si alza l’età di chi lo fa. E’ questo, in sintesi, il risultato di un’analisi effettuata dal comparatore Mutui.it, che ha analizzato oltre 400mila domande di mutuo prima casa presentate negli ultimi tre mesi: dall’indagine emerge che le somme medie richieste si sono ridotte del 9%. A novembre 2010, prima dell’esplosione della crisi economica, l’importo medio dei finanziamenti era pari a 160.000 euro, oggi si attesta a 146.000 euro.

L’ETA’ SI ALZA. Ma non solo. Se infatti i mutui si “rimpiccioliscono”, l’età di chi vuole sottoscriverli si alza ancora: si arriva a chiedere un finanziamento a quasi 37 anni (era 36 nel 2010), un’età sempre più vicina agli “anta” e mai tanto lontana dall’ingresso nell’età adulta. “I dati emersi dalla nostra indagine – spiega Lorenzo Bacca, responsabile Business Unit di Mutui.it – provano, ancora una volta, che in tempi di crisi l’accesso al mutuo è materia per chi già dispone di risparmi. Anche chi vuole dedicarsi al primo progetto ‘da adulti’ ha bisogno di costruirsi una solidità economica per ottenere la concessione del finanziamento; chiedere mutui per pagare il 100% del valore dell’immobile vuol dire esser certi di ottenere un rifiuto da parte delle banche. Naturale, quindi, che anche l’età media salga e che il sogno dell’indipendenza si faccia più lontano per i giovani”.

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FISSO O VARIABILE? Diminuisce, di ben 12 punti, il loan to value, vale a dire la percentuale del valore dell’immobile che si intende finanziare attraverso il mutuo: a fine 2010 le richieste puntavano a coprire il 75%, mentre oggi la richiesta media si ferma al 63%. A fronte di un valore medio dell’immobile che resta tutto sommato costante, come costante è anche la durata del finanziamento, di circa 25 anni. Per quanto riguarda la tipologia di mutui, la richiesta di quelli a tasso variabile ormai eguaglia quella di mutui a tasso fisso (42% vs 43%), mentre solo un anno fa quest’ultima raccoglieva ben il l 47% delle domande (27% per il variabile puro). Il fenomeno si spiega considerando i tassi attuali particolarmente alti che, con gli aumenti degli spread imposti dalle banche, fanno preferire il ricorso al variabile.

LA SITUAZIONE IN TOSCANA. Ma come vanno le cose in Toscana? Nella nostra regione l’importo medio richiesto è diminuito del 9% (in piena media) rispetto a novembre 2010: la cifra media richiesta è di 158mila euro. Tra le altre regioni, quelle che registrano il decremento maggiore sono Umbria (-14%), Valle d’Aosta (-13%), Puglia e Basilicata (-11%), Liguria e Sicilia (-10%). Tiene solo il Trentino Alto Adige, che con una contrazione dell’1% si mantiene saldamente in prima posizione per quel che riguarda gli importi medi richiesti.

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