Con grande sorpresa il tribunale fiorentino ha respinto la richiesta del Comune di Firenze di costituirsi parte civile nel processo per corruzione sulla trasformazione urbanistica dell’area cittadina di Castello, di proprietà di Fondiaria-Sai.
IL COMUNE NON POTRA’ ESSERE RISARCITO. Riguardo la costituzione di parte civile, secondo i giudici la richiesta del Comune presenta degli errori formali, di conseguenza Palazzo Vecchio non potrà ottenere un eventuale risarcimento, sia per l’eventuale mancato sviluppo del territorio, sia per le eventuali condotte tenute dai suoi vecchi amministratori. Il tribunale ha rigettato anche l’analoga richiesta dell’Assoconsumatori, accogliendo invece quelle della Provincia e dell’Ordine degli architetti.
CORRUZIONE E ABUSO D’UFFICIO. Gli imputati nel processo sono sette, fra i quali spiccano l’imprenditore Salvatore Ligresti e gli ex assessori comunali Gianni Biagi e Graziano Cioni. Tra i reati contestati, a vario titolo, il concorso in corruzione e l’abuso d’ufficio. Fra l’altro, l’accusa ipotizza che l’interesse pubblico sia stato sacrificato in favore di quello della parte proprietaria dell’area, che sarebbe stata interessata a ottenere il maggior numero di permessi a costruire.
PROCESSO ENTRO FEBBRAIO 2012. Il presidente ha fissato il calendario delle udienze fino al 29 febbraio 2012, quando il processo dovrebbe concludersi. Il tribunale ha poi respinto l’accordo informale fra pm e Cioni per abbreviare i tempi del processo. Alla luce del calendario di udienze, la difesa di Cioni si è comunque detta soddisfatta. La prossima udienza è fissata per il 26 settembre.