sabato, 17 Maggio 2025
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Chiuso il campo nomadi di San Piero a Quaracchi

Sgomberato questa mattina il campo rom abusivo in via di Ponte di San Piero A Quaracchi, al confine tra Firenze e Sesto Fiorentino. Qualche perplessità sul 'rimpatrio' previsto dal Comune.

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È stato sgomberato questa mattina il campo rom abusivo in via di Ponte di San Piero a Quaracchi al confine tra Firenze e Sesto Fiorentino. L’operazione è stata effettuata dalle due amministrazioni comunali insieme alle forze dell’ordine e alle Polizie Municipali.

110 ROM. In un’area di proprietà privata da tempo era sorto un campo abusivo dove dimoravano circa 110 persone di etnia Rom, tra cui molti minori. L’intervento è stato reso possibile grazie alle risorse messe a disposizione dall’assessore regionale al welfare Salvatore Allocca e alla collaborazione di Caritas. Nei giorni scorsi proprio il personale di Caritas ha effettuato un censimento degli occupanti e contattato le persone offrendo la possibilità di essere inserite nelle strutture di accoglienza del Comune di Firenze. Possibilità rifiutata da tutti gli occupanti che invece hanno accettato volontariamente un contributo economico per il rimpatrio assistito in Romania (N.d.r. evidentemente si erano concentrati solo i Rom di origine romena essendo normalmente la minoranza del ceppo. Ricordando poi che i Rom per sua stessa definizione hanno una provenienza, cultura e religione ma non una patria).

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NESSUNA RESISTENZA. Al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, coadiuvate dagli assistenti sociali di Firenze e Sesto Fiorentino, il campo era pressoché deserto. Le operazioni si sono quindi svolte senza problemi e nella massima tranquillità senza pressioni né tanto meno violenza da parte delle forze di polizia nei confronti delle persone presenti.

LO SGOMBERO. “Si tratta di un’altra operazione per il ripristino della legalità svolta dall’Amministrazione fiorentina, insieme a quella di Sesto, nel rispetto dei diritti delle persone – commenta l’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi – ma al tempo stesso senza offrire percorsi privilegiati a nessuno”. L’assessore ricorda che lo sgombero è stato reso necessario per le condizioni igienico-sanitarie dell’area soprattutto a causa della presenza di amianto che rendeva rischiosa la permanenza delle persone, in particolar modo dei bambini.

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Una volta terminato lo sgombero è intervenuto il Quadrifoglio per effettuare la pulizia dell’area che sarà messa in sicurezza con interventi da parte della proprietà.

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