giovedì, 25 Aprile 2024
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E Firenze tornò a casa a piedi

Tante le persone che oggi non hanno avuto altra scelta, per tornare a casa, che quella di andare a piedi.

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“E pensare che avevo anche comprato il biglietto dell’autobus”, dice tra il divertito e l’arrabbiato un uomo in lungarno Cellini. Cappello di lana ben calcato in testa e ombrello aperto in mano, si avvia a piedi verso casa.

SENZA ALTERNATIVE. Perché di autobus, in molte zone della città, oggi – dopo che la neve aveva già imbiancato le strade – non se ne sono visti. Di prendere l’auto, sepolta sotto diversi centimetri di neve, non se ne parlava proprio, e allora non restava che una soluzione, per tutti coloro che questa mattina – dopo aver visto le previsioni del tempo – avevano scelto di raggiungere i luoghi di lavoro con i mezzi pubblici. Tornare a casa a piedi.

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A PIEDI IN STRADA. Così, in molte zone della città, tra le auto bloccate in code interminabili o in strade insolitamente deserte, capitava di vedere – in mezzo alla carreggiata – schiere di persone a piedi. C’è chi ha fatto i chilometri, pur di tornare a casa, armato di pazienza e consapevole che, comunque, non c’era altra scelta. “Ecco dove sono gli autobus, fermi”, dice una donna indicando i mezzi arancioni “parcheggiati” sul Ponte alle Grazie. Anche lei ha scelto di tornare a casa a piedi, e anche lei a piedi ha dovuto fare diversi chilometri. “Sto camminando da piazza Beccaria, arrivo a Porta al Prato, da lì prenderò il tram”, racconta un uomo che avanza sui lungarni a grandi passi. Non sa che anche il servizio della tramvia è stato sospeso, ma lo scoprirà molto presto.

LA “RISCOPERTA”. E di esempi ce ne sono stati molti oggi. Solo per farne uno, Valentina, avvocatessa, non ha potuto far altro che tornarsene dal suo ufficio in zona Fortezza fino alla sua casa di Sorgane a piedi. C’è chi ha attraversato la città (grazie alle distanze tutto sommato “umane” del capoluogo toscano), chi ne ha approfittato per ammirare una Firenze del tutto insolita, chi per fare le classiche “pallate” di neve, chi per godersi deserte certe strade solitamente prese d’assalto dal traffico. Quello che è certo è che oggi molti fiorentini hanno riscoperto un mezzo di trasporto forse dimenticato, che ancora una volta si è dimostrato il più affidabile: le proprie gambe.

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