mercoledì, 21 Maggio 2025
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Festa alla Normale di Pisa, arrestato dottorando

Finisce dietro le sbarre, dopo la festa di fino anno accademico alla prestigiosa Scuola Normale di Pisa, per aver aggredito un carabiniere. Intanto gli amici accusano i militari e spuntano i primi filmati dell'accaduto.

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Finisce dietro le sbarre, dopo la festa di fino anno accademico alla prestigiosa Scuola Normale di Pisa, per aver aggredito un carabiniere. Intanto gli amici accusano i militari e spuntano i primi filmati dell’accaduto.

DOMANI L’UDIENZA DI CONVALIDA. A finire in manette Dario, 25 anni, dottorando in fisica alla Normale di Pisa, arrestato nella notte tra sabato e domenica. Adesso si trova in carcere. Il giudice per le indagini preliminari deciderà domani se convalidare l’arresto.

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IL FATTO. Secondo l’accusa, il giovane ha morso un carabiniere, procurandogli una ferita guaribile in tre giorni. Secondo gli amici del giovane, invece, il dottorando è stato picchiato dai militari per essersi rifiutato di mostrare i documenti. Tutto è successo durante la festa per la fine dell’anno accademico nella prestigiosa università pisana: una cinquantina di ragazzi ha tentato di entrare non avendo l’invito. Le guardie giurate hanno avvisato le forze dell’ordine. Il ragazzo sarebbe così uscito dal Palazzo della Carovana, sede della festa, per capire il motivo della tensione. I carabinieri gli avrebbero chiesto i documenti e al rifiuto del 25enne sarebbe nata la colluttazione.

L’AVVOCATO DIFENSORE. “So che ci sono molti testimoni che dicono di avere filmato con i telefonini l’accaduto – ha detto il legale del giovane – noi siamo pronti a citarli al processo, ma per ora io questi filmati non li ho visionati e dunque non so che cosa è stato ripreso dei fatti accaduti l’altra notte”.

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GLI STUDENTI. Mentre la Normale ha sottolineato la sua estranierà ai fatti, i rappresentanti degli allievi della Normale superiore di Pisa hanno espresso la loro condanna per l’arresto, ma soprattutto la raccomandazione ai vertici della Scuola a non disinteressarsi della vicenda. Ieri il direttore Fabio Beltram aveva precisato che la Normale era coinvolta solo marginalmente, gli allievi invece hanno espresso “piena solidarietà”‘ per quanto accaduto al dottorando finito in carcere.

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