Chiamarlo canile è riduttivo. Anche perché la prima immagine che verrebbe in mente è quella di un luogo triste e un po’ malconcio, nel quale gli amici a quattro zampe aspettano dietro le grate di venire adottati da qualche famiglia di passaggio. Il Parco degli animali, inaugurato il 16 giugno scorso a Ugnano, è invece tutta un’altra cosa.
LE INIZIATIVE. A cominciare dal nome: “Preferiamo chiamarlo Parco degli animali e non canile – spiega Arnaldo Melloni, responsabile della struttura – perché qui si può venire per adottare un animale ma anche per visitare la struttura”. “Stiamo inoltre sviluppando attività collaterali – continua Melloni -, come un’area coltivata a orto con finalità didattiche dove organizzare lezioni ad hoc per bambini e ragazzi”. Ma non è tutto qua.
GAMUSIE E CATMBRA CONTRO LE ZANZARE. A breve verranno realizzate alcune vasche in cui allevare gambusie, dei pesciolini molto piccoli, che hanno la fama di grandi divoratori di larve di zanzara. “All’inizio le alleveremo qui – dice Melloni – perché le zanzare possono portare malattie agli animali ed è bene proteggerli in tutti i modi. Dopodiché porteremo i pesciolini anche nelle varie vasche comunali, in giardini, parchi e fontane, per aiutare a sconfiggere il fastidioso insetto”. Una sorta di disinfestante naturale che andrà a fare squadra con le piante di catambra, un albero frondoso ma non molto alto, anche questo utile alleato nella lotta alle zanzare. “Gli alberi faranno anche ombra, indispensabile per gli animali nella stagione calda”.
GLI OSPITI DEL PARCO. Sono cinquanta i cani attualmente ospiti del parco, ognuno con un suo spazio interno per la notte ed esterno per il giorno o per quando sente il bisogno di stare un po’ all’aria, per un totale di 16 metri quadrati. Curati, coccolati ma soprattutto educati, i cuccioloni (quasi tutti in età abbastanza avanzata) arrivano a Ugnano perché i loro padroni non possono più occuparsi di loro. “Il fenomeno dell’abbandono è praticamente inesistente sul territorio fiorentino: queste bestiole vivevano quasi tutte con persone troppo anziane per prendersene ancora cura, oppure con malati, o con gente che ha avuto guai con la giustizia”. All’interno della struttura lavorano, per il benessere degli amici a quattro zampe, sei dipendenti comunali, oltre a una trentina di volontari che, grazie a una convenzione stipulata con l’Enpa, a turno passano un po’ di tempo con i cani, li fanno passeggiare e prendere aria.
LE ADOZIONI. Nei primi otto mesi di apertura sono già 50 i cagnolini dati in adozione, compreso un gruppetto di cuccioli nati sul posto. Manco a dirlo, ci sono un ambulatorio, una mensa dove si prepara loro da mangiare e uno spazio dove far stare al caldo gli animali più anziani o che tollerano peggio gli sbalzi di temperatura. Meglio di così, nemmeno in un albergo a cinque stelle.