L’area del Mediterraneo si è riscaldata e continuerà a riscaldarsi di circa il 20% in più della media globale, particolarmente durate l’estate. Questo innescherà una serie di effetti preoccupanti: ondate di calore intense e persistenti; rischi per la produzione agricola; siccità; maggiore frequenza e intensità di inondazioni e alluvioni; l’innalzamento del livello del mare. Queste cinque categorie di rischi-chiave, legati al cambiamento climatico, a cui è sottoposta l’Italia e il Mediterraneo sono state evidenziate in occasione di Mare Climaticum Nostrum, la conferenza tenuta a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. A mettere in allerta sugli effetti del cambiamento climatico Antonio Navarra, Presidente del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).
“Un monito a non stare fermi”
Alla conferenza ha partecipato anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio che ha riportato i dati degli ultimi anni. Dal 2018 a oggi si sono susseguiti 148 stati di emergenza nazionale e 24 di questi sono stati proclamati solo negli ultimi 14 mesi. Il rapporto presentato durante l’iniziativa “è un avvertimento sulle conseguenze e soprattutto un monito a non stare fermi e subire”, ha spiegato Erasmo D’Angelis, presidente della Fondazione EWA Earth Water Agenda.
“È necessaria un’azione urgente a tutela di almeno 12 milioni di italiani esposti a grave insicurezza da frane e alluvioni – ha fatto notare – Se dal 1946 al 2018 per riparare i danni sono stati spesi dallo Stato in media 4.5 miliardi di euro all’anno, la progressione è oggi impressionante con il quasi raddoppio della spesa intorno a 8 miliardi di euro, con l’escalation nei soli ultimi 14 mesi che ha visto la sequenza di 4 grandi alluvioni che hanno provocato complessivamente 45 vittime, centinaia di feriti, decine di migliaia di sfollati, e danni complessivi per oltre 15 miliardi di euro. Serve agire. L’evidenza scientifica è inequivocabile”.
Le tecnologie anti-disastro
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Earth Water Agenda con l’Agenzia della Cooperazione Internazionale del Ministero degli Esteri e la collaborazione del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici, interfaccia italiana del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) dell’Onu. La conferenza fa da preludio a Earth Technology Expo, la manifestazione che si svolge dal 15 al 18 novembre alla Fortezza da Basso di Firenze, per approfondire le ultime tecnologie per la difesa da eventi naturali catastrofici.