In Italia una persona su quattro soffre o ha sofferto di allergia e proprio per affrontare questo tema si riunisce oggi a Firenze il XXV Congresso nazionale della Siaic (Società italiana di allergologia e immunologia clinica). L’evento riunirà da oggi a sabato, al Palaffari, oltre 500 esperti, impegnati su malattie in costante aumento in tutto il mondo e in particolare nei paesi industrializzati.
Un kit salvavita da installare sui mezzi di trasporto, per interventi di emergenza nei pazienti allergici. Questauna delle proposte più significative che verrà presentata al congresso. Ma per garantire ancora meglio i pazienti con allergie più gravi, la Siaic ha proposto l’utilizzo di “bollini” da applicare sui documenti di riconoscimento, così da individuare immediatamente i pazienti a rischio anche se in stato di incoscienza.
Tra i molti argomenti al centro dei lavori, si parlerà anche di malattie professionali allergiche, di allergie alimentari nei bambini e negli adulti e verrà presentato un progetto comune Italia-Spagna-Portogallo per lo studio delle malattie allergiche nell’anziano, e si farà il punto sull’allergia al lattice.
Fra le novità che saranno presentate anche l’uso di vaccini in compresse da sciogliere in bocca: per il momento questa terapia è limitata agli allergici ai pollini di graminacee, ma presto – assicurano specialisti – si potrà disporre di analoghi vaccini ‘in pillola’ anche per l’allergia alla polvere di casa e a varie altre sostanze.
Infine si affronterà il problema delle punture di insetti. Ogni anno almeno 8-10 italiani muoiono per shock anafilattico dopo essere stati punti da un insetto. Altri 10 milioni, o forse di più, perdono la vita per reazioni fatali ad alimenti o farmaci. Da alcuni anni, in quasi tutte le regioni della penisola, è a carico del servizio sanitario nazionale l‘adrenalina autoiniettabile salvavita.
Per quanto riguarda le allergie ai pollini, la Siaic ha invitato i consiglieri all’urbanistica delle diverse città italiane di scegliere con attenzione le piante da utilizzare come arredo urbano lungo i viali, preferendo alle graminacee piante che non producono pollini allergizzanti.