domenica, 22 Dicembre 2024
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Il risparmio idrico si impara sui banchi. Con un ”Patto per l’acqua”

L'obiettivo è educare i piccoli a trattare l'acqua come un bene prezioso e da non sprecare. Lo si farà con il progetto regionale “Un patto per l'acqua”, proposto nelle scuole toscane ai giovani studenti.

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Il risparmio idrico? In Toscana si impara sui banchi. Grazie al progetto regionale un “Patto per l’acqua” che punta a promuovere nelle classi di tutta la regione le buone pratiche per un consumo consapevole della risorsa idrica.

EDUCARE I PICCOLI.“Se è vero, come è vero, che l’acqua è un bene a rischio e che le cause non risiedono solo nei cambiamenti climatici ma anche negli sprechi di una risorsa così essenziale, educare i piccoli serve anche per educare i grandi, spiega Stella Targetti, vicepresidente della regione Toscana e assessore all’istruzione, che ha promosso il progetto regionale “Un patto per l’acqua” che si attiverà nelle scuole toscane per promuovere “comportamenti virtuosi nei confronti della risorsa acqua”.

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IL PROGETTO. Il progetto  è formato da numerose iniziative: innanzitutto sono previste azioni formative per trentacinque operatori. Questi poi, ben istruiti, andranno ad incontrare gli insegnanti delle scuole. Dagli insegnanti poi partirà il progetto vero e proprio realizzato in ogni scuola di ordine e grado dove verranno fatte attività formative e informative per promuovere “buone pratiche sul risparmio idrico” tra gli studenti. Al centro delle iniziative ci saranno i temi dei cambiamenti climatici, il concetto di“impronta idrica”, la messa a punto di moduli educativi sul tema acqua. La regione ha finanziato questo progetto con quattrocento quarantamila euro.

L’ACQUA NECESSARIA. Durante i vari corsi formativi saranno fornite le indicazioni riguardanti la quantità di acqua necessaria per realizzare beni di normalissimo consumo: dal bicchiere di birra (trecento litri) alla tazza di caffè (centoquaranta litri), dall’hamburger (duemilaquattrocento litri) al paio di jeans (seimilaottocento litri), da un semplice foglio di carta (centoventicinque litri) a una t-shirt (millecinquecento litri). Occhio aperto e attento anche verso i rubinetti che perdono, perché con una semplice goccia al minuto se ne vanno via, ogni mese, 864 litri che diventano 1.930 se le gocce sono, ogni minuto, novanta.

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