venerdì, 28 Marzo 2025
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Ius scholae a Firenze: cos’è e cosa prevede la delibera

Il Comune dà il via libera alla procedura per riconoscere la cittadinanza onoraria ai minori stranieri, nati in Italia, con almeno cinque anni di frequenza scolastica

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Riconoscere (simbolicamente) la cittadinanza ai bambini e ai ragazzi stranieri, nati in Italia e residenti a Firenze, che abbiano frequentato per almeno 5 anni la scuola in territorio nazionale: Firenze dà il via libera al “suo” Ius scholae. “È un segnale che vogliamo dare, di civiltà, equità e inclusione, per alzare l’attenzione anche a livello nazionale”, ha detto la sindaca Sara Funaro, presentando la delibera che regolerà questa iniziativa.

“Lo abbiamo fatto anche con il registro delle unioni civili – ha aggiunto – la nostra città ha sempre portato avanti battaglie di civiltà che poi si sono trasformate in atti concreti e l’auspicio è poter essere apripista anche stavolta in questa direzione”. La prima cittadina presenterà la proposta al ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, in città per la fiera Didacta.

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Cosa prevede lo Ius scholae a Firenze

La legge sulla cittadinanza italiana, attualmente in vigore, prevede che i ragazzi nati nel nostro Paese debbano aspettare 18 anni e poi attendere il riconoscimento dopo aver completato una procedura burocratica. Lo Ius scholae di Firenze è un atto puramente simbolico, che istituisce un registro delle cittadinanze onorarie per i bambini e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, con regolare permesso di soggiorno, che abbiano frequentato le scuole italiane per almeno 5 anni, completando uno o più cicli di istruzione (diploma di scuola media, superiore o professionale).

La procedura online con cui i genitori potranno fare richiesta dello Ius scholae (tramite Spid, CIE e CNS) sarà attivata sul sito del Comune di Firenze dal 25 marzo 2025. Ogni anno sarà pubblicato un nuovo avviso rivolto alle famiglie di minori stranieri.

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La cerimonia per la cittadinanza onoraria

Ogni anno, i bambini e i ragazzi che otterranno la cittadinanza onoraria saranno invitati a una cerimonia pubblica per conferire loro il riconoscimento. Questo evento sarà un momento condiviso, viene spiegato nel disciplinare, “in cui le istituzioni comunali e la comunità scolastica incontrano le ragazze e i ragazzi stranieri in possesso dei requisiti previsti, con le loro famiglie, per valorizzare, stimolare e rafforzare il loro percorso d’integrazione in Italia e nella comunità locale e per diffondere i valori e i principi contenuti nella Costituzione italiana”.

“Abbiamo in città ogni anno circa 160 ragazzi che al compimento del diciottesimo anno di età prendono la cittadinanza italiana – ha spiegato la sindaca Funaro – non sono numeri enormi rispetto a quelli dei ragazzi nelle nostre scuole che sono molto più ampi. È la dimostrazione di un Paese che nelle norme è troppo lento rispetto alle esigenze e ai cambiamenti che già ci sono nelle nostre comunità”.

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