La tassa di soggiorno da oggi è realtà. Niente sospensione immediata del provvedimento, come chiesto al Tar dalle associazioni degli albergatori fiorentini: da stasera si parte, in attesa della sentenza del tribunale amministrativo prevista per il 13 luglio.
DA 1 A 5 EURO. Dopo l’ok di Roma, a Firenze la permanenza dei turisti sarà un po’ più cara: secondo la delibera comunale che entra in vigore oggi, chi si fermerà a dormire in città dovrà sborsare un euro in più per ogni stella della struttura ricettiva e per ogni notte. La norma coinvolge anche gli affittacamere, i bed & breakfast e gli agriturismi.
GLI ALBERGATORI CONTRO LA TASSA. Contrari al provvedimento gli albergatori che hanno presentato ricorso al Tar, chiedendo anche la sospensione immediata della tassa di soggiorno, in attesa della decisione definitiva. Il tribunale amministrativo ha però dato il suo disco verde all’entrata in vigore della nuova tassa, almeno per il momento. La sentenza definitiva è prevista invece per il 13 luglio. ”E’ stata accolta la nostra richiesta di abbreviazione dei tempi”, ha spiegato Domenico Iaria, il legale incaricato dalle associazioni di categoria.
TAR. Il ricorso era già stato preannunciato dagli albergatori, secondo i quali – nonostante la tassa di soggiorno abbia avuto il via libera del Governo – non esiste ancora un regolamento attuativo a livello nazionale. E il criterio scelto da Palazzo Vecchio, quello delle stelle, non è proprio andato giù agli albergatori, che avrebbero preferito la proporzionalità del prezzo.
10 MILIONI. Forti dubbi sono stati espressi anche a proposito della destinazione delle risorse. Il Comune stima di ricavare dalla tassa di scopo 20 milioni l’anno (10 negli ultimi 6 mesi del 2010), fondi che dovrebbero essere destinati a provvedimenti a favore del turismo. Per quest’anno però sono stati individuati interventi a favore del Maggio Musicale Fiorentino, della Pergola e di altri enti/istituzioni culturali, non così strettamente connessi con il settore turistico. ”Non c’è stato un confronto reale con le categorie economiche – dichiara Francesco Bechi, presidente Aia Federalberghi Firenze – ci hanno incontrato, ma avevano già preso le loro decisioni”. “In un momento così delicato della fase di ripresa, dopo tre anni drammatici – aggiunge – questa tassa non aiuta l’aumento dei flussi. E Firenze sta applicando il modello più pesante, con esenzioni molto contenute, rispetto a Venezia e Roma”.
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