Un traffico di droga, dall’Albania verso l’Italia, utilizzando anche un traghetto. Sono venticinque gli arresti che i carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo stanno eseguendo dall’alba di oggi, insieme ai militari di Firenze, Roma, Milano, Monza, Lecce, Bari e Treviso, all’interno di un’operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti.
INDAGINI. A finire in manette cittadini albanesi e imprenditori italiani. L’inchiesta, scaturita da indagini della Dda di Firenze, ha portato anche al sequestro preventivo di sette società commerciali, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro. I sigilli sono scattati anche per il traghetto “Veronica – Line” utilizzato sulla tratta Valona-Brindisi per trasportare droga in Italia e su vari automezzi intestati alle società commerciali confiscate, tra cui 15 autocarri, 16 trattori stradali, 33 tra rimorchi e semirimorchi, furgoni e autovetture.
COME ERA ORGANIZZATO IL TRAFFICO. I carabinieri hanno sgominato quattro diverse bande criminali, collegate tra loro, i cui canali di approvvigionamento facevano capo a Spagna, Olanda e Albania. Le prime due organizzazioni agivano soprattutto in Lombardia e nel centro nord (Liguria, Piemonte, Marche Abruzzo e Toscana). La cocaina veniva nascosta nelle auto dei corrieri e trasportata in Italia attraverso le frontiere francesi e svizzere. Le altre due bande gestivano il traffico di droga tra l’Albania e l’Italia, usando anche un traghetto, e occultavano marijuana ed eroina all’interno degli pneumatici dei vari veicoli sequestrati.
TUTTO E’ INIZIATO DA UN PUSHER. Le indagini sono partite nel 2007, sorvegliando uno spacciatore albanese residente a Dicomano. Gli inquirenti sono poi riusciti a risalire alle diverse associazioni criminali e ai vari pusher che operavano in Italia, arrivando ad arrestare 76 persone, con il sequestro di 295 chili di marjuana, 18,5 i cocaina e 3,8 eroina.