Sono alcuni dei dati relativi al sistema della qualità ambientale che risultano dall’indagine campionaria condotta nel 2009 dalla Regione Toscana, intervistando 5.000 residenti. Si tratta della terza indagine di questo tipo, che viene effettuata ogni quinquennio.
In aumento il numero dei toscani che beve l’acqua del rubinetto. Oggi sono 4 su 10, mentre nel 1999 erano circa 3 su dieci.
POCO RUMORE, MOLTA DIFFERENZIATA. Riguardo al livello di rumorosità della zona in cui abita, l’85,3% degli intervistati esprime giudizi positivi, mentre in tema di gestione dei rifiuti cresce la percentuale di coloro che dichiarano di praticare la raccolta differenziata: erano il 79% nel ’99, l’84% cinque anni fa e il 90% oggi. La difficoltà maggiore a metterla in pratica è considerata “di natura culturale” dal 40% degli intervistati, mentre il 35% segnala problemi di assenza o lontananza dei cassonetti.
TURISMO DA TUTELARE. Il 37,4% degli intervistati ritiene il turismo l’aspetto che più di altri deve essere tutelato e sviluppato nel programmare il futuro della Toscana, il 35,9% tra le priorità segnala l’ambiente e il 31,3% l’industria e l’artigianato, seguite dall’agricoltura con il 25,7%.
UNA REGIONE “OSPITALE”. Ma i toscani come definiscono, in una sola parola, la loro regione? Quattro su dieci (il 39,8%) la giudicano “ospitale”. E’ “vivibile” per il 36,2%, “ricca” per l’8,2% e “moderna-innovativa” per il 3,6%. Non mancano, sia pur con quote minime, i critici: la Toscana è “chiusa” per il 4%, “antiquata” per il 3%, periferica per l’1,6%.
TOSCANI MOLTO SODDISFATTI. La ricerca misura infine il livello generale di soddisfazione dei toscani per il luogo in cui vivono. Più di 9 su 10 (il 92,6%) si dichiara molto o abbastanza soddisfatto. Rispetto a cinque anni fa i giudizi positivi sono leggermente aumentati, ma sono cresciuti notevolmente (dal 13,9 al 36,9%) coloro che si considerano “molto soddisfatti”.