venerdì, 26 Aprile 2024
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Le richieste degli educatori

Carissima Redazione “Il Reporter" Buongiorno, siamo un gruppo di educatori delle cooperative sociali e ci occupiamo dei servizi scolastici e domiciliari con minori. Ci riuniamo dal 2006 per cercare di affrontare insieme le dinamiche che riguardano i nostri servizi e i conseguenti problemi che ricadono sulle nostre condizioni di lavoratori.

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Il nostro datore di lavoro, come sapete, è  la cooperativa che prende in gestione il servizio, ma il nostro lavoro è  organizzato in base ai bandi di appalto dei Comuni di riferimento che determinano le condizioni di lavoro in cui operiamo. Queste condizioni  però risultano poco chiare e da modificare, anche grazie al nostro apporto e alla nostra esperienza.

Solo per citare alcuni esempi :

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1- pur essendo assunti a tempo indeterminato, siamo sottoposti a una palese precarizzazione a causa della sospensione estiva del contratto. Questa clausola non ci permette neanche di avere l’assegno di disoccupazione per i mesi estivi;

2- a causa della sospensione estiva del contratto, gli operatori non hanno alcuna garanzia di poter lavorare d’estate e anche chi, ad esempio, ha la possibilità  di lavorare nei centri estivi presso altre Associazioni, viene pagato ad ottobre e senza contributi INPS;

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3- soprattutto nel servizio domiciliare, non sono previsti in appalto rimborsi di alcun genere per coprire spese di servizio che gli operatori sostengono frequentemente (benzina, parcheggi, tempo per gli spostamenti ecc.);

4- in appalto non è  presa in considerazione alcuna valorizzazione dell’esperienza acquisita negli anni dal personale, né  vi è una valorizzazione dei titoli di studio posseduti;

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5- in caso di assenza dell’utente o di sospensione del servizio gli operatori perdono le ore di lavoro non avendo alcuna garanzia a riguardo;

6- Vi è  una mancanza di chiarezza sulla possibilità  di garantire il servizio nelle scuole superiori, in seguito alla discussione sulla competenza fra Comune
e Provincia. Il mancato espletamento del servizio comporterebbe che decine di utenti, già  con poche ore di sostegno, rimarrebbero improvvisamente anche senza l‘aiuto di un educatore. Ciò  andrebbe contro il diritto allo studio dei ragazzi e creerebbe notevoli problemi a decine di insegnanti.

Vorremmo perciò che gli Enti Locali prendessero in considerazione la nostra situazione, sapendo di avere da parte nostra completa disponibilità  ad un
confronto costruttivo per trovare soluzioni. Sarebbe importante che Essi diano una risposta politica responsabile, evitando soluzioni miopi, per migliorare l’impostazione dei nostri servizi (che già  oggi possono dirsi all’avanguardia sul territorio nazionale), sia per la nostra personale condizione sia soprattutto per gli utenti, con l’idea di offrire servizi di maggiore qualità  e stabilità nel tempo.

Abbiamo anche  lanciato l’iniziativa di raccolta firme con l’ intento di migliorare e stabilizzare le nostre condizioni lavorative e quindi i servizi, parlando ai cittadini, ai familiari dei ragazzi con cui lavoriamo, al personale con cui collaboriamo quotidianamente. In circa un mese abbiamo raccolto quasi 1200 firme  In virtù anche di questo risultato riteniamo più che legittima la nostra richiesta di  poter partecipare anche noi alla strutturazione dei servizi scolastico e domiciliare, per l’aspetto che riguarda le Linee Guida e per la modifica di alcuni punti degli appalti, grazie all’esperienza acquisita negli anni.

Vi ringraziamo della Cortese Attenzione. Distinti saluti,

Gruppo NOIEDUCATORI

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