giovedì, 22 Maggio 2025
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L’industria toscana riparte, i piccoli no

L'industria toscana torna a crescere ma la piccola impresa soffre ancora. Timida ripresa nell'occupazione. Ma per essere davvero competitivi è necessario ''investire in nuove tecnologie''.

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L’industria toscana torna a crescere ma la piccola impresa soffre ancora. Timida ripresa nell’occupazione. Ma per essere davvero competitivi è necessario ”investire in nuove tecnologie”.

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LA PRODUZIONE IN TOSCANA AUMENTA QUASI DEL 4%. Secondo i dati rilevati da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, la produzione tendenziale è incrementata infatti del +3,7% nel primo trimestre 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il cammino necessario a recuperare i livelli produttivi pre-crisi resta tuttavia lungo: siamo infatti ancora 14 punti percentuali al di sotto dei livelli del I trimestre 2007.

TIMIDO AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE. Torna in terreno positivo, seppure su livelli assai contenuti, il dato occupazionale (+0,2%). Anche i dati sulla Cassa Integrazioni Guadagni supportano questo leggero recupero: le ore autorizzate al comparto manifatturiero nel primo trimestre 2011 sono diminuite complessivamente del 3% rispetto a quello del 2010.

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LE PICCOLE IMPRESE CRESCONO POCO, LE ALTRE VANNO BENE. Per quanto riguarda il dettaglio dimensionale, le piccole imprese (da 10 a 49 addetti) continuano a mostrare una minore dinamicità, con una crescita produttiva ferma al +2,3% nel trimestre, mentre continuano in questo caso a flettere i livelli occupazionali (-0,3% ). In accelerazione le medie imprese (+6,9%). Recuperano il 4,6% e il 3,8% sul trimestre di apertura 2010 – rispettivamente in termini di produzione e fatturato – le grandi unità produttive (oltre 250 addetti).

CHI SALE E CHI SCENDE. Dei 15 settori monitorati fanno segnare flessioni produttive il legno e mobilio (-2,1%), i mezzi di trasporto (-0,6%) e le manifatture varie (-2,3%). Tutti gli altri settori, seppure in misura diversa, si muovono in terreno positivo. Ancora fiacca la ripresa della produzione per il comparto alimentare. Migliore invece il recupero registrato da chimica, gomma, plastica (+1,6%) e farmaceutica (+18,3% a fronte di una precedente flessione dell’11,3%). Ancora positivi i dati del comparto moda che infatti, complessivamente, si mantengono su livelli piuttosto significativi.

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PER ESSERE COMPETITIVI E’ NECESSARIO INVESTIRE. “Ma è sul terreno degli investimenti che si gioca, a nostro avviso, il presente ed il futuro del nostro sistema manifatturiero – spiega il presidente Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini – le imprese devono infatti investire in nuove tecnologie ed in personale qualificato, in modo da favorire quell’incremento di competitività del sistema produttivo indispensabile per poter affrontare la sfida -sempre più decisiva- dei mercati internazionali”.

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