Movida, tornano gli “operatori di strada”.
GLI OPERATORI. Dopo la pausa agostana, riprende infatti questo fine settimana l’attività degli operatori di strada, che fino al 22 luglio avevano presidiato l’area di via dei Benci e Sant’Ambrogio, uno dei cuori della movida fiorentina, nell’ambito degli accordi del “Patto per la notte” fra Comune, associazioni di categoria ed esercenti. Un’attività che nella sua prima fase ha registrato 335 utenti contattati, 40 alcol test effettuati, la massiccia distribuzione di materiale informativo e l’intervento in cinque casi di malessere per abuso di alcol e sostanze. Dei 335 contatti, 200 sono stati maschi e 135 femmine; 40 i giovani dai 15 ai 19 anni, 90 dai 26 ai 35 anni, 150 dai 26 ai 35 anni e 50 oltre i 35.
IL BILANCIO. “Un bilancio senz’altro positivo – commenta l’assessore comunale allo Sviluppo economico Sara Biagiotti – che dimostra come la strada del dialogo e della responsabilizzazione, scelta quest’anno come base del patto sulla ‘movida’, riesca a dare buoni frutti. Evidentemente, anche grazie agli accordi previsti dal protocollo, finora l’estate in via dei Benci non ha visto gli eccessi che purtroppo ci eravamo abituati a registrare in passato. In Sant’Ambrogio, nel periodo in cui non era attivo il servizio degli operatori di strada, purtroppo ci sono state serate difficili; continueremo a lavorare, ognuno per la sua parte e anche con le forze dell’ordine, per evitare che questi episodi possano ripetersi. E il ritorno degli operatori potrà essere un ulteriore deterrente”.
L’ACCORDO. E infatti l’introduzione della figura dell’operatore di strada è uno dei punti dell’accordo sottoscritto a fine maggio dall’amministrazione comunale con Confesercenti, Confcommercio, Cna, Confartigianato e i locali della zona di via dei Benci e Sant’Ambrogio, che hanno affidato il servizio alla cooperativa sociale Cat. Dal 15 giugno, ogni venerdì e sabato dalle 23 alle 2, gli operatori della Cat hanno presidiato l’area, facendo opera di sensibilizzazione sui rischi dell’abuso di alcol e distribuendo gratis gli alcol test. Complessivamente, come sottolinea il responsabile dell’area prevenzione della Cat Stefano Bertoletti, “la situazione è apparsa assai fluida, la frequentazione dei locali era evidente ma senza essere eccessiva, così come la popolazione che staziona preferibilmente in strada e in piazza”. Una parte dei giovani contattati erano già conosciuti attraverso l’attività del’UAN Cafè del Centro Java in via Pietrapiana (una sorta di “camera di decompressione” dopo gli eccessi notturni), ma per due terzi si è trattato di nuovi contatti. “La presenza degli operatori all’esterno ha consentito di incrementare la frequentazione del centro – aggiunge Bertoletti – creando una continuità che promette buoni risultati e aumenta la copertura del servizio sulla scena notturna più importante della città”.
QUESTIONARIO. Durante la prima fase di attività sono stati anche distribuiti 50 questionari: l’esito sarà analizzato e diffuso alla fine del progetto. I locali promotori dell’iniziativa sono Caffè Sant’Ambrogio, Lyon’s Fountain, Lochness, Moyo, Oibò, Soul Kitchen, Kikuya, Red Garter, Platz, Le Colonnine, Twice Club Firenze e Viktorya Lounge Bar.