giovedì, 15 Maggio 2025
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No Tav sul piede di guerra anche a Firenze, la ‘talpa’ è pronta

Dovrebbe arrivare a giorni la “talpa” che dovrà “bucare” il suolo sotto Firenze per farci passare i treni ad Alta velocità. L'inizio degli scavi è previsto per ottobre. Con la Val di Susa ancora in subbuglio, le polemiche si infiammano anche in Toscana.

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Dovrebbe arrivare a giorni la “talpa” che dovrà “bucare” il suolo sotto Firenze per farci passare i treni ad Alta velocità. L’inizio degli scavi è previsto per ottobre. Con la Val di Susa ancora in subbuglio, le polemiche si infiammano anche in Toscana.

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COMITATO. Il Comitato contro il sottoattraversamento Tav di Firenze, una delegazione del quale ha appena fatto rientro dalla Val di Susa, è pronto a dare battaglia ai cantieri fiorentini. “Riteniamo intollerabile l’arroganza, ormai consueta, con cui agiscono amministratori, politici, potentati economici – si legge in una nota del Comitato – a braccetto per difendere i grossi interessi in gioco (ma non certo nell’interesse di tutti, non della città)”.

RIFIUTI. A far indignare i comitati adesso è soprattutto la questione dei rifiuti. Le terre di scavo che deriveranno dalla realizzazione del tunnel (parliamo di 3 milioni di metri cubi di materiale) sono infatti classificate come “rifiuti speciali” e pertanto non conferibili in discarica. Sulla loro destinazione, però, al momento c’è ancora un punto interrogativo.

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LEGGE ‘AD TRENUM’. Si teme adesso una legge “ad trenum” (anziché ad personam): sullo smarino incombe l’ombra di un decreto legge ad hoc che “trasformi” le terre di scavo in semplici rifiuti da discarica. A rendere tossico il materiale di scavo sono proprio i solventi che vengono utilizzati dalla talpa per ammorbidire il terreno. E’ ancora da valutare, però, in che misura queste terre siano inquinate e dunque come possano essere classificate.

PIANO DI SMALTIMENTO. Altre questioni in sospeso, secondo il Comitato, riguardano appunto le autorizzazioni allo smaltimento e il piano di trasporto: se fosse scelto quello su gomma, per trasferire i rifiuti ci vorrebbero almeno 100mila camion. Un notevole costo non solo in termini economici ma anche ambientali e di qualità della vita per i residenti.

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COSTI. A chiedersi chi coprirà i costi è anche Ornella De Zordo, consigliera comunale di Perunaltracittà da sempre contraria al sottoattraversamento. “Aspettiamo risposte serie  e chiare a questi interrogativi, che rendono l’opera sempre più assurda. Non vorremmo che – dichiara la De Zordo – con un gioco di prestigio all’italiana, il Ministro Prestigiacomo cambiasse per decreto la natura del ‘rifiuto’, come si sente dire. Anche nel paese delle mille leggi ad personam sarebbe troppo”.

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