Un pavimento in legno nuovo di zecca per la platea e una libreria dei lettori tutta da scoprire.
PERGOLA RINNOVATA. E’ così che lo storico teatro della Pergola di Firenze si rifà il look, riacquistando bellezza a 350 anni dalla nascita. Di “scommessa vinta” parla il sindaco Renzi, che ha illustrato le novità insieme all’assessore comunale alla cultura Sergio Givone e al direttore generale della Fondazione della Pergola Marco Giorgetti, ricordando le incertezze che la chiusura dell’Eti (l’Ente teatrale italiano) da parte del governo, solo pochi anni fa, gettò sul futuro del teatro. Gli spettatori che daranno i primi passi nella nuova platea e godranno dell’acustica migliorata saranno quelli attesi domani sera, venerdì 4 ottobre, per lo spettacolo Ildegarda composto da Cristina Borgogni, primo appuntamento di un prossimo ciclo sulla spiritualità realizzato in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore in occasione delle celebrazioni conclusive dell’Anno della Fede.
I LAVORI. La platea restaurata della Pergola torna ad avere il pavimento in legno. C’è stato un complesso lavoro di restauro sulla superficie di 280 mq, che fino ad ora è stata coperta dalla moquette ma che da adesso in poi torna ad avere il pavimento in legno come aveva fino alla Seconda Guerra Mondiale. Si stanno concludendo anche le opere di restauro degli apparati decorativi della Sala Oro comprendenti la pulitura delle parti pittoriche, in stucco, delle dorature e della pavimentazione. Procedono e sono prossimi alla conclusione anche i lavori di restauro conservativo delle coperture e delle facciate attinenti il Saloncino e la Biblioteca del Teatro. Tutti gli interventi, previsti fino al 2015, saranno realizzati sempre senza interferire con la continuità della programmazione culturale.
LA LIBRERIA. Infine è stato ampliato uno spazio e dedicato a una nuova ”libreria dei lettori” in cui sia possibile sia comprare i libri sul momento sia prenotare testi non disponibile, con particolare attenzione agli editori indipendenti e di qualità. L’orario di apertura della libreria è dal martedì al sabato, dalle 11 alle 21, e la domenica, dalle 15 alle 21. La Libreria offre una selezione di libri nei settori della letteratura, della saggistica, della poesia, dello spettacolo, dell’infanzia, della gourmandise, insieme ad una buona scelta di novità. Il progetto vuole far vivere una libreria che sappia anche essere solidale, in modo lungimirante, nei confronti di chi vorrebbe leggere o leggere di più, ma non può, vuole vendere, in forma di libri, più domande che risposte e portare i libri dappertutto.
L’INVESTIMENTO. Nel complesso, i lavori di restauro del teatro storico sono valsi un investimento di 4 milioni di euro concertato e condiviso tra la Fondazione Teatro della Pergola, la Direzione Servizi Tecnici del Comune di Firenze e la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Firenze. Il finanziamento è parte integrante dell’Accordo di valorizzazione del giugno 2011 siglato con il Ministero per i Beni le Attività Culturali ed il Turismo per il mantenimento in attività del Teatro, le risorse rese disponibili dal Ministero dello Sviluppo Economico sono quelle già destinate dalla Regione Toscana per la creazione di un sistema di teatri cittadini, di prosa e musica da camera, rispetto ai quali il Teatro della Pergola rappresenta, per tradizione e qualità, l’esempio più significativo.
”BENE COMUNE’ DI CITTA”. ”Quando il governo ha deciso di chiudere l’Eti, Firenze si è trovata di fronte un bivio -ha detto Renzi-: o Firenze sposava l’idea della Pergola, oppure si trovava questo capolavoro oggi chiuso. Il Teatro della Pergola è, e deve continuare ad essere, un bene comune per tutti e di tutti, per questo abbiamo creduto fin dall’inizio fortemente in questo progetto di rivalutazione. La Pergola oggi è il simbolo della scommesa culturale che l’amministrazione sta facendo. Noi pensiamo che la cultura serva a vivere, e non bisogna solo soffermarci sul passato. La cultura serve a costruire il nostro futuro”. Soddisfazione anche dall’assessore Givone. ”La Pergola dopo 350 anni si fa bella e si sposa – ha detto – Ebbene sì, si sposa con un progetto di teatro culturalmente elevato. L’idea è quindi di creare sia un teatro di alto livello culturale, sia un teatro di formazione, in cui tutti coloro che ci lavorano, dagli artisti agli operatori, non vengano formati per poi andarsene ma per rimanere qua. Come dicevano i medievali, l’idea che sposa la Pergola è ‘nubenda imago’, ossia un’ immagine degna di essere sposata”.