Da una parte la mosca olearia, favorita dall’andamento delle temperature estive, dall’altro un calo fisiologico dopo un’annata straordinaria. Sulle tavole arriverà meno olio nuovo dalla Toscana: secondo i primi segnali, riportati dalle cooperative aderenti a Legacoop Toscana, la raccolta 2025 dovrebbe attestarsi su valori dimezzati rispetto all’anno passato che fu da record.
In più “l’oro verde” toscano dovrà fare i conti con i dazi statunitensi, uno dei primi Paesi dell’export in questo settore, con un aumento stimato dei prezzi, sul mercato a stelle e strisce, del 30% per l’effetto combinato delle nuove tasse e del deprezzamento del dollaro rispetto all’euro. In questo contesto la filiera cooperativa si propone come opportunità per garantire olio extravergine di oliva italiano di qualità a un prezzo sostenibile per i produttori e i consumatori.
Le previsioni sull’olio nuovo 2025 in Toscana
È quanto emerso ieri a Vinci (Firenze), dall’incontro organizzato da Legacoop Toscana presso la Montalbano Agricola Alimentare Toscana, che ha ospitato anche un gruppo di 50 soci di Unicoop Firenze, protagonisti di un corso di formazione su questo prodotto simbolo. L’insegna della cooperazione di consumo celebra i venti anni della sua “offerta soci” sull’olio extravergine italiano con un investimento che nel 2024 ha raggiunto i 9 milioni di euro in sconto ai soci e lanciando un progetto di educazione e cultura alimentare che porterà 650 tra soci e dipendenti “a scuola d’olio”.
“Nel contesto attuale, contraddistinto da un generale impoverimento del potere di acquisto e dalle incertezze legate all’introduzione dei dazi, possiamo valorizzare ancora di più il modello della filiera cooperativa per tenere costantemente vivo il rapporto tra produttori e consumatori – dichiara Patrizio Mecacci, responsabile Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana – L’aggregazione tra i produttori, con la riorganizzazione delle imprese cooperative che ha portato in questi anni a nuovi assetti societari, rappresenta l’unica strada possibile per tutelare il settore, permettendo ai consumatori di non rinunciare alla qualità alimentare”.
La filiera cooperativa e l’investimento di Unicoop Firenze
L’esperienza, ormai consolidata, di Legacoop Toscana è quella di un’unica filiera cooperativa olearia, che va dalla raccolta negli oliveti, alla selezione e all’imbottigliamento (che avviene a Vinci presso la Montalbano Agricola Alimentare Toscana) fino alla commercializzazione sugli scaffali della cooperazione di consumo, come nei Coop.fi.
Intanto, nel ventesimo anno dalla prima iniziativa sull’olio soci italiano, Unicoop Firenze lancia la campagna 2025 “sottolineandone più che mai l’importanza, in un momento in cui le famiglie affrontano la quotidiana difficoltà di far quadrare i bilanci e il mondo oleario toscano registra diverse criticità – spiega Claudio Vanni, Responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze -. È un impegno che portiamo avanti, per garantire un prodotto buono, giusto e accessibile a tutti e che quest’anno sarà valorizzato anche da una pubblicazione sul mondo dell’olio distribuita nei nostri punti vendita e da un percorso di educazione alimentare dedicato a soci e dipendenti. Invitiamo i nostri soci a scoprire la nuova latta che sarà nei nostri punti vendita da novembre“.