Un progetto per combattere il degrado in piazza Indipendenza, dove si concentrano per ritrovarsi molte comunità straniere, in particolare i filippini: è l’iniziativa del Quartiere 1.
IL PROGETTO. Per questo è stato tradotto in più lingue (inglese, albanese, russo, cingalese, rumeno, arabo) un estratto del regolamento comunale di civile convivenza che viene distribuito nei luoghi pubblici e coinsegnato ai fruitori della piazza. Le linee guida del progetto elaborato dal laboratorio Forma Mentis del Polo universitario di Prato sono state tracciate questa mattina dal presidente del Q1 Nicola Benvenuti insieme alla presidente della commissione Cultura del Q1 Ornella Grassi, al decano del corpo consolare Alessandro Berti, al console onorario delle Filippine Fabio Fanfani e ai rappresentanti delle comunità. “L’obiettivo di questo progetto – spiegano Benvenuti e Grassi – è quello di consentire ai cittadini stranieri di riunirsi e allo stesso tempo proteggere gli spazi dal degrado, ad esempio scegliendo luoghi dove ci siano bagni pubblici accessibili. Una locazione congeniale potrebbero essere il giardino della Fortezza, ma si stratta di verificare le ipotesi”.
RISPOSTE. Nel progetto sono stati coinvolti numerosi attori, a cominciare dal Consolato delle Filippine, la Comunità di San Barnaba, fino alle associazioni di mediazione culturale e sociale (Laboratorio Forma mentis, CAT, Oxfam Italia, Nosotras), associazioni per lo sport (UISP), rappresentanti dei residenti, oltre alla polizia municipale, la polizia di stato e i carabinieri. “L’intenzione – specifica il presidente Benvenuti – è quella di articolare, accanto alla salvaguardia dell’ordine pubblico, una risposta basata sulla identificazione e accoglimento delle legittime esigenze dei cittadini stranieri, riconoscendo che la città non offre loro molti modi di esprimere il proprio bisogno di socialità e di comunanza nazionale se non nelle piazze. Compito dei mediatori sociali e culturali è proprio quello di definire una mappa degli interessi di questi cittadini per permettere all’amministrazione di organizzare interventi mirati. Rientra in questo sforzo il tentativo, tutt’ora in corso, di identificare uno spazio più adeguato, soprattutto per la presenza di servizi, tra cui essenziali quelli igienici, ma anche di riparo dalle situazioni atmosferiche, per riunirsi, anche se in via temporanea”.
DIALOGO. Il progetto comprende anche l’apertura di un dialogo con i residenti per rendere possibile una civile convivenza basata sul rispetto del regolamento comunale che norma i comportamenti nei luoghi pubblici. Proprio per questo, è stata realizzata la traduzione integrale (in lingua filippina) o parziale (in altre 5 lingue più diffuse a Firenze) che i consiglieri del Q1, insieme al loro presidente, hanno personalmente consegnato, coadiuvati dal Console e da alcuni rappresentanti della comunità, ai fruitori della piazza. Il Q1, nel rispetto e salvaguardia delle peculiarità nazionali, si è anche impegnato, tramite la commissione Cultura guidata da Ornella Grassi, a definire un programma culturale per e con la comunità, fatto di iniziative ricreative e culturali, ma anche di programmi di avviamento professionale. Un primo passo sarà la collaborazione per realizzare la mostra di un noto pittore filippino che si terrà nella sede della Provincia.