Il gip di Lucca ha confermato gli arresti per Francesco Quinci, accusato di omicidio volontario e occultamento del cadavere della moglie Rajmonda Zefi. La donna era scomparsa lo scorso 31 dicembre dalla casa di Massarosa. Il cadavere è stato ritrovato solo l’8 gennaio, dopo la confessione dell’uomo, che però continua ad avallare l’ipotesi dell’incidente.
INTERROGATORIO. Stamani l’udienza di convalida dell’arresto. Il gip ha interrogato Quinci e convalidato il fermo ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere. Al gip l’uomo, apparso piuttosto confuso, ha ribadito che la moglie sarebbe morta cadendo dalle scale, durante una lite, che si sarebbe trattato di un incidente.
LA VERSIONE DEL MARITO. Secondo quanto testimoniato dal marito, Rajmonda sarebbe deceduta battendo la testa contro i gradini durante un litigio. A scatenare la rabbia dell’uomo probabilmente la gelosia. Il diverbio sarebbe scoppiato dopo che la moglie aveva ricevuto una telefonata da un datore di lavoro che le dava indicazioni sulla serata di San Silvestro. Rajmonda, infatti, sognava un futuro nel mondo dello spettacolo e lavorava per un’agenzia di organizzazione eventi.
IL RITROVAMENTO DEL CORPO. A seguito della confessione di Quinci, crollato nella notte tra il 7 e l’8 gennaio, il cadavere della donna è stato ritrovato in un bosco in località Colle dello Scopeti, nel Comune di Stazzema.