venerdì, 29 Marzo 2024
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Renzi, “le province? Sono un pezzo della casta”

Continua il ciclone Renzi, che dopo aver colpito i dipendenti pubblici, 'peggio di Fantozzi', si abbatte sulle province e sui certi suoi colleghi. Attacchi anche ai sindacati, 'troppo lontani dai giovani'

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Il “ciclone Renzi” continua a colpire. Dopo il polverone sollevato dall’intervista in cui definisce i dipendenti pubblici “peggio di Fantozzi” (leggi l’articolo), il primo cittadino fiorentino attacca le province e i costi della politica.

“LE PROVINCE? VANNO ABOLITE”. In un intervento a Radio 24, il sindaco non ha dubbi: “Le province? Dissi che andavano abolite quando ero presidente della Provincia a Firenze. Non perché siano il male assoluto, ma sono un pezzo della cosiddetta Casta. Se per un procedimento burocratico uno deve rivolgersi a circoscrizione, Comune, all’Ato, alla Comunità montana, alla Regione, alla Provincia, all’Ue e se ci fosse l’Onu anche quella, con tutti questi livelli le cose non funzionano. Nessuno vuole licenziare i dipendenti della Provincia, mandiamo solo a casa i politici”.

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DIMEZZARE I COSTI DELLA POLITICA. “O la politica – aggiunge – ha il coraggio di fare alcune cose, per esempio dimezzare il numero dei parlamentari, togliere i vitalizi, dimezzare le indennità, sennò vorrà dire che al prossimo giro si voteranno persone che queste cose le fanno e non le dicono”.

SINDACATI “VECCHI”. E ce n’è anche per i sindacati. Nello stesso intervento a Radio 24 Renzi li definisce “l’istituzione più lontana dai giovani insieme ai partiti. Ma – ha poi aggiunto – mentre la politica sta cercando di recuperare un tasso di partecipazione giovanile, per il sindacato è più difficile. Per il 54 per cento il sindacato è composto da pensionati, e siamo tutti contenti. Ma il sindacato italiano è incentrato troppo nel difendere i diritti di chi un posto di lavoro ce l’ha e non dà una mano al giovane precario e anche al 50enne che perde il posto di lavoro ma e’ troppo giovane per la pensione e anziano per la logica crudele del mercato”.

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POLITICA NAZIONALE. Infine, sul “clima da monetine” evocato oggi da Di Pietro in un’intervista rilasciata a un quotidiano, il sindaco commenta: “Chi come Di Pietro e’ da una vita in Parlamento, anziché prevedere le monetine dovrebbe fare le cose per risolvere i problemi. E’ stato ministro due volte, è in Parlamento da 15 anni. Questi che profetizzano e non concretizzano mi lasciano perplessi”.

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