Caso Fiat, interviene anche Renzi.
L’INTERVENTO. Il sindaco di Firenze, in un’intervista andata in onda ieri sera sul Tg de La7, ha espresso la sua posizione sulla questione. Una posizione, come sempre, molto netta. “Io sto dalla parte di Marchionne, dalla parte di chi sta investendo sul futuro delle aziende, quando tutte le aziende chiudono, è un momento in cui bisogna cercare di tenere aperte le fabbriche”: queste le parole del primo cittadino fiorentino.
LAVORO. “Diciamo anche la verità: è la prima volta nella sua storia che la Fiat, anzichè chiedere i soldi degli italiani con la cassa integrazione, prova a mettere dei quattrini per agganciare alla locomotiva americana Mirafiori e anche la struttura italiana. Quindi, senza se e senza ma stiamo dalla parte di chi crea lavoro e ricchezza. Poi, naturalmente, rispettiamo i diritti dei lavoratori, ma che siano lavoratori, e non cassintegrati”, ha concluso.
FACEBOOK. E, come era immaginabile, le sue parole hanno subito scatenato reazioni opposte. Questa mattina, poi, il sindaco di Firenze è tornato sul dibattito con un post su Facebook: “Matteo Renzi rispetta le opinioni di chi non la pensa come lui. Ma continua a dire che è meglio tenere una fabbrica aperta scommettendo sul futuro, che chiuderla piangendo su quanto è cattivo il mondo. Il mondo non si ferma. E il mondo ci costringe a cambiare. In Germania i sindacati hanno fatto accordi intelligenti e il mondo delle auto va alla grande. Perché noi no?”.