giovedì, 25 Aprile 2024
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Ruba una fede nuziale. Poi si pente e si autodenuncia alla polizia

Un giovane tossicodipendente di Pisa ha rubato da un furgone un anello e poi lo ha rivenduto ad un compro-oro. Poco dopo, però, si è pentito e si è autodenunciato.

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Prima ha rubato una fede nel cruscotto di un furgone. Poco dopo l’ha rivenduta e ha speso alcuni soldi. Oppresso dal senso di colpa è poi andato dalla polizia e si è costituito. La fede adesso è stata ritrovata, manca solo il suo proprietario.

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IL FURTO. Un tossicodipendente di ventitré anni di Pisa ha rubato mercoledì scorso una fede nuziale. Aveva trovato l’oggetto nel cruscotto di un furgone parcheggiato in via Bovio, all’interno del quale si era intrufolato. Poi poco dopo lo aveva rivenduto ad un compro-oro della zona per centocinquanta euro. Con una parte dei soldi il giovane si era comprato un pasto caldo.

IL PENTIMENTO. Dopo il furto e la vendita, il ragazzo però si è pentito per il suo gesto e ha deciso di costituirsi alla polizia. Così si è autodenunciato in maniera tale da recuperare l’anello e restituirlo. Il ventenne ha anche restituito i soldi rimasti, poco più di centodieci euro, ed ha accompagnato i poliziotti all’oreficeria che aveva acquistato la fede, consentendo così di recuperare l’oggetto, a cui adesso manca solo il suo proprietario. Il ragazzo, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato denunciato a piede libero.

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L’APPELLO. In una nota della questura di Pisa, la polizia invita l’interessato a presentarsi alla squadra mobile per riprendersi la fede. “L’oggetto rubato e restituito – riporta la polizia – consiste in un anello in oro giallo e bianco, con incastonata una piccola pietra e con inciso, all’interno, il nome Catuscia”.

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