Un minorenne aretino ha chiesto la complicità di quattro amici per vendere l’oro scovato in casa. Tra l’altro, poi, era stato lui stesso a denunciare la scomparsa degli oggetti dall’abitazione.
IL FURTO. Gli agenti della squadra mobile di Arezzo hanno scoperto l’accaduto indagando su un furto di oggetti rubati da un’abitazione. A denunciare gli episodi era stato il figlio minorenne di una coppia, che, alla fine della vicenda, è risultato anche il colpevole del furto.
LA VENDITA. La polizia ha scoperto che il giovane, dopo aver sottratto gli oggetti preziosi alla sua famiglia, li rivendeva ai negozi di Compro Oro sia nell’aretino che in provincie vicine. Il ragazzo aveva la collaborazione di quattro amici, due maggiorenni da poco e altri due minorenni.
IL “TRUCCO”. Gli amici del giovane non erano nuovi a questa esperienza, poiché anche loro avevano sottratto gioielli in casa per poi rivenderli. Insegnato il trucco anche ai più giovani, collaboravano a furti e vendite per poi spartirtsi i proventi. La rivendita nei negozi veniva ovviamente fatta dai maggiorenni del gruppo che potevano fornire i dati al negoziante. “Una ‘moda’ che permette di comprare tutto quello che si desidera”, dicono gli investigatori che hanno condotto le indagini coordinate dalla procura di Arezzo e dalla procura dei minori di Firenze.
LA REFURTIVA. Di tutti gli oggetti sottratti alle varie famiglie, che oltre a un valore economico erano legati a quegli oggetti per valore affettivo, sono stati ritrovati solo alcuni pezzi. I ragazzi sono stati indagati per il reato di concorso in furto aggravato e uno anche per ricettazione.