Da qualche settimana, ormai, Palazzo Vecchio ha dichiarato “guerra” ai mercanti di San Lorenzo, annunciando un “disboscamento” dei banchi perché “troppi, e tutti appiccicati”.
LE ACCUSE DI EVASIONE. L’argomento, che per la verità non ha mai smesso di far discutere, è tornato all’ordine del giorno dopo le ultime dichiarazioni del vicesindaco Dario Nardella, che ha lanciato un ultimatum ai mercanti accusati di evasione: “un ambulante su quattro non paga la tassa di occupazione del suolo pubblico, in alcuni casi dal 2007”. Abitudine che ha fatto lievitare il conto delle risorse evase complessivamente a “circa 400mila euro” (leggi l’articolo).
“NON GENERALIZZIAMO”. Dura la reazione degli ambulanti. “Non si può generalizzare” – dicono – “se alcuni di noi non hanno pagato, molti altri sono sempre stati corretti. E a che prezzo? Dopo 30 o 40 anni che siamo qui, ora rischiamo il posto di lavoro. Il Comune agisca contro chi ha sbagliato”.
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MANCANO I CONTROLLI. Tutti sono inoltre concordi con quanto ha affermato stamani Mauro Bufalari, presidente della commissione degli ambulanti: “chi non rispetta le regole deve essere indotto a farlo, dunque ben vengano i provvedimenti del Comune che vanno in questo senso” (leggi l’articolo). Ma da anni, ormai, denunciano gli operatori, mancano dei controlli seri e quotidiani. “Ci fanno multe incredibili se la merce sporge di 5 centimetri oltre la linea segnata a terra, ma poi – protesta un altro di loro – qui accanto vendono liberamente merce contraffatta”. Inutile poi lamentare un numero eccessivo di banchi: “bisognava pensarci prima, quando hanno concesso tutte queste licenze”.
Ambulanti San Lorenzo, ok lotta all’evasione, ma niente “disboscamento”
San Lorenzo, ore contate per gli ambulanti che non pagano