Gli scout che prenderanno parte all’iniziativa hanno tra i 16 e i 21 anni, e sono provenienti da tutta la Toscana (un gruppo anche da La Spezia). Un raduno a cui saranno presenti anche “testimoni di coraggio” famosi e non, a partire da Rita Borsellino, Alex Zanardi, don Luigi Ciotti e Giovanni Bachelet, che racconteranno le loro vicende personali.
Ma non solo. Perché a raccontare ai più giovani le loro esperienze saranno anche 46 “perfetti sconosciuti” protagonisti, nella loro vita, di atti di “ordinario coraggio”: dalla 18enne missionaria in Tanzania colpita dalla malaria alla 45enne malata e quasi totalmente cieca che a piangersi addosso non ci pensa nemmeno; dalla giovane coppia che, non potendo avere figli, ha deciso di adottare tre piccoli africani al malato di cancro che combatte quotidianamente la sua battaglia. Storie di coraggio e di coraggiosi, che dovranno far riflettere i giovani scout sul tema dell’incontro: il coraggio, appunto.
“Il messaggio che deve uscire forte è che cambiare la società è possibile, dipende solo dalle azioni di ciascuno – spiega l’assessore regionale Gianni Salvadori – iniziative come questa sono la vera prevenzione alle problematiche che riguardano sempre più i giovani, dal bullismo all’abuso di alcol e droga”. Problemi che non hanno risparmiato nemmeno gli stessi scout, come risultato da una recente indagine, che ha mostrato come l’82% di loro ritenga possibile ubriacarsi, il 47% fumare marijuana e oltre il 90% accetti il sesso prematrimoniale.
“Gli scout sono ragazzi normali, tra loro c’è chi beve alcolici e fa quello che fanno tutti i giovani – afferma Matteo Spanò, responsabile dell’associazione regionale Agesci – il nostro obiettivo è proprio quello di educarli”. Dunque, l’appuntamento per gli oltre 1.500 ragazzi e ragazze è a Loppiano nel weekend: un’opportunità per capire che coraggio non è riuscire a bere un bicchiere in più dell’amico, ma “essere se stessi e vivere la propria quotidianità, qualunque essa sia”.