C’è l’accordo, il rientro a scuola è fissato dal Miur lunedì 14 settembre 2020: addio (in parte) alla didattica a distanza, ma resta la distanza fisica tra le “rime buccali” degli alunni, mentre le indicazioni sulle mascherine saranno aggiornate a 2 settimane dalla riapertura, dicono le linee guida anti-coronavirus del Ministero dell’Istruzione e della Conferenza delle Regioni, che presto saranno pubblicate in pdf. Il governo e gli enti locali hanno trovato l’intesa sulle nuove regole, stabilite in base alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico, rimodulando alcune delle norme Covid contenute nella bozza del piano, circolata nelle ore scorse.
Vediamo in sintesi allora le parole chiave delle linee guida per la riapertura delle scuole a settembre, annunciate in conferenza stampa dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e dal premier Giuseppe Conte.
“Rime buccali”, 1 metro di distanza (ma qual è il significato?)
Dai congiunti fino alla sanificazione, l’emergenza coronavirus ha arricchito il nostro vocabolario. Adesso si aggiunge un termine in più: “rime buccali” degli alunni, da cui misurare la distanza di sicurezza negli ambienti della scuola. Sì, ma cosa significa “rime buccali” e cosa sono? Semplicemente le bocche degli studenti. Le linee guida per il rientro a scuola indicano a 1 metro la distanza minima tra le teste degli alunni: banchi singoli quindi e lontani l’uno dall’altro, ma ci potrà essere qualche fila in più di tavoli visto che i bambini e i ragazzi si danno le spalle.
Software e didattica a distanza, le linee guida per la scuola
La ministra Azzolina ha annunciato poi la creazione da parte del Miur di un software che sta permettendo di censire gli spazi delle scuole di tutta Italia, per capire dove è possibile il distanziamento sociale, previsto dalla linee guida anti-coronavirus, e dove no: al momento è stato immesso il 76% dei dati e risulta che per il 15% degli studenti dovranno essere trovati nuovi luoghi per fare lezione. Tra le ipotesi lavori di “ristrutturazione leggera” per gli edifici già esistenti (ad esempio abbattendo i divisori e ampliando gli ambienti), l’adeguamento dei 3 mila complessi scolastici dismessi e lezioni in location diverse dal solito, come al museo, al cinema o nel parco. In arrivo inoltre altre 50 mila assunzioni a tempo determinato tra insegnanti e collaboratori scolastici.
Con il rientro a scuola di settembre, ci sarà la possibilità di prevedere una didattica mista (lezioni in aula e didattica a distanza da casa), ma solo per le superiori e soltanto nel caso non siano possibili altre soluzioni.
14 settembre: il rientro a scuola, riapertura il 1° per i corsi di recupero
Raggiunto l’accordo anche sul calendario scolastico 2020/2021: il rientro sui banchi è fissato lunedì 14 settembre, ma le porte delle scuole riapriranno due settimane prima, il 1° settembre, per i corsi di recupero. Per non stoppare subito le lezioni in concomitanza con l’elecion day del 20 settembre si sta pensando a spostare i seggi fuori dalle scuole, ad esempio in palazzetti dello sport. Su questo punto è in corso il confronto tra gli enti locali e il Ministero dell’Interno, ha chiarito Lucia Azzolina.
Mascherine a scuola: le linee guida, obbligatoria o no a settembre? E alle elementari?
Altro scoglio da superare è quello dell’obbligo della mascherina anche a scuola. Su questo le linee guida indicano la necessità di indossare il dispositivo di sicurezza anche tra i banchi (alunni e professori per tutto il giorno), ma ad agosto un nuovo aggiornamento con il Comitato Tecnico Scientifico stabilirà se rimodulare le regole, rendendo più leggera l’applicazione o togliendo del tutto le mascherine dalla scuola primaria.
Orari a settembre: no ai doppi turni e sabato in forse
No ai doppi turni e no alle classi sdoppiate, ha assicurato la ministra Azzolina durante la conferenza stampa sulle linee guida per il ritorno a scuola di settembre. Sì agli ingressi scaglionati, mentre dal documento condiviso con la Conferenza delle Regioni non si parla esplicitamente di lezioni al sabato, ma si introduce la possibilità di una rimodulazione degli orari scolastici durante la settimana.