Pochissime le eccezioni di apertura anticipata: la scuola dell’infanzia Don Minzoni, che aprirà l’11 settembre e così le scuole secondarie di I° grado Pieraccini e Verdi. Saranno già in funzione a partire da martedì 16 settembre tutti i servizi di supporto alla scuola. Da evidenziare l’aumento di bambini iscritti alla scuola dell’infanzia pubblica, circa 200 in più rispetto allo scorso anno scolastico. Per rispondere alle numerose richieste di iscrizione – da ricordare che quest’anno sono state azzerate le liste di attesa – sono state aperte 6 nuove sezioni: 5 scuole statali, che sono Villa Ramberg, Giotto, Il Pesciolino, Carducci, Laura Poli, ed una comunale presso la scuola Balducci. Nella scuola primaria si è verificata viceversa una lieve riduzione nel numero degli iscritti complessivi. In totale sono state istituite 2 sezioni in più a tempo pieno e sono invece diminuite le classi a modulo. In aumento le classi di scuola secondaria di I° grado – 6 in più – per accogliere circa 200 iscritti in più rispetto all’anno scolastico passato.
Gli alunni stranieri iscritti alle scuole pubbliche sono passati da 3.681 (13,56%) dello scorso anno a 3.977 (14,50%) iscritti per l’anno scolastico 2008/2009. In ulteriore diminuzione il numero dei bambini “anticipatari” che si sono iscritti alla scuola primaria per il prossimo anno scolastico che sono 165, rispetto ai 182 dell’anno precedente e 230 del 2006 – 2007. Due sono le novità, e riguardano il servizio mensa. La prima è il progetto di educazione alimentare, che viene rivolto alle scuole su quattro tematiche diverse: i nuovi indirizzi dietetici, l’alimentazione vegetariana, la cucina tradizionale fiorentina, la cucina etnica. Su questi argomenti sono previsti incontri con gli esperti che collaborano alla stesura dei menù, e verranno organizzati specifici laboratori di approfondimento rivolti ai genitori, agli insegnanti e anche ai bambini. Nei laboratori sarà anche possibile preparare vari piatti e proposte delle “giornate a tema”, con un menù appositamente elaborato, rivolto alle classi che hanno aderito all’iniziativa.
L’altra novità invece, riguarda la qualità della mensa che verrà giudicata per la prima volta dagli alunni. Si tratta appunto del progetto di rilevazione della qualità della mensa che verrà proposto direttamente ad un campione casuale di alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria, e ad un campione di classi di scuola media. La valutazione della percezione, al “momento” del pasto, per la prima volta sarà espressa direttamente da parte del bambino: qualità, quantità e gradimento saranno rilevati tramite un questionario proposto a circa un migliaio di alunni di scuola primaria a tempo pieno (circa il 20% dell’intera utenza di questa tipologia), mentre per i ragazzi della scuola media la rilevazione è prevista tramite “focus group”. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Statistica dell’Università degli Studi di Firenze. Il responsabile del progetto sarà la professoressa Rossella Berni, esperta nel Controllo Statistico della Qualità, che opererà con la supervisione del professor Viviani, docente di Analisi di Mercato. Il questionario verrà dato all’intera classe subito dopo la consumazione del pranzo, con la sola presenza dell’insegnante (oltre al rilevatore), che a sua volta compilerà (in altro ambiente) il suo questionario, da utilizzarsi anche come “controllo” rispetto alla valutazione del bambino/a. Per le scuole medie, considerato il minore interesse del ragazzo/a nei confronti del servizio, sono previsti incontri di gruppo con rilevatori ad hoc che cercheranno di evitare atteggiamenti di disinteresse o poco partecipativi da parte dei ragazzi. Insomma, per la prima volta saranno i ragazzi che giudicano il servizio.
Per quanto riguarda i servizi di supporto alla scuola, questi vengono mantenuti, come il pre e post scuola, il trasporto scolastico, gli interventi per il diritto allo studio e le cedole librarie. Tra i vari servizi importanti della scuola anche l’assistenza scolastica agli alunni disabili, che sono 413, in età dai 3 ai 19 anni, confermata infatti anche a coloro che frequentano le scuole medie superiori, in attesa che venga definita la normativa riguardante la ripartizione delle relative competenze fra Comune e Provincia . Dallo scorso anno è stato istituito un apposito ufficio, nato con lo scopo prevenire la dispersione scolastica e garantire a tutti i bambini e i ragazzi il diritto allo studio. Infine, tra i vari servizi, sono già in funzione dal primo settembre, i centri di alfabetizzazione per apprendere la lingua italiana, utile ai bambini stranieri che frequentano le scuole fiorentine. Un ultimo accenno viene rivolto agli interventi di messa a norma di plessi scolastici che è stato di un totale di 5 milioni e mezzo di euro. Quest’anno sono state 70 le strutture interessate, di cui 27 scuole dell’infanzia, 28 primarie e 15 secondarie di primo grado.
Ma l’intervento che caratterizzerà i prossimi anni è la realizzazione del nuovo complesso di Santa Maria a Coverciano che ospiterà asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria, auditorium e palestra, per una spesa complessiva, spalmata in tre anni, di 11.500.000 euro. “In questi dieci anni abbiamo investito molto nella scuola – oltre 110 milioni di euro – e il nostro impegno è di proseguire in questa direzione, garantendo tutti i servizi, nonostante la diminuzione delle risorse”. E’ quanto ha detto l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri, al termine della presentazione dei dati e delle novità sul nuovo anno scolastico. “Siamo invece preoccupati delle scelte che sta facendo l’attuale Governo, che pensa alla scuola come a un luogo dove si può fare cassa, invece che a un importante contenitore dove si formano i futuri cittadini”. “Sono ingiusti e inopportuni – ha sottolineato l’assessore Lastri – i provvedimenti presi recentemente, e tra questi il più grave è la decisione di introdurre il maestro unico e togliere quindi gli insegnanti, proprio nel momento in cui aumenta sia la popolazione scolastica e sia le richieste da parte delle famiglie per il tempo pieno, che nel nostro comune ha raggiunto il 76% delle domande. Una serie di provvedimenti che dimostrano la scarsa conoscenza del sistema scolastico, e che servono invece a dequalificare sempre più la scuola italiana”.