Il candidato ha sottolineato che la prima parte della campagna elettorale è incentrata sull’ascolto, con un tour di 33 giorni nei principali centri del territorio, appena iniziato con Pisa e Prato. Un altro punto qualificante è la comunicazione on line con un sito internet, già attivo da dicembre, aperto alla partecipazione e al contributo dei cittadini toscani. Al termine della campagna di ascolto sarà poi redatto il programma elettorale vero e proprio.“Per la Toscana – ha proseguito Rossi – serve una visione di quadro. Possiamo considerarci come una grande città di 3,5 milioni di abitanti che rispetto a una città europea è medio piccola e in un’ottica mondiale è decisamente piccola. Gli interessi locali sono legittimi ma non aiutano la Toscana ad andare ‘avanti tutta’”.
Rossi ha spiegato di aver preventivato per la sua campagna elettorale un budget di 270 mila euro e ha precisato di avere voluto “porre un tetto ai contributi di non oltre 1.000 euro dai cittadini e di non oltre 3.000 dalle aziende. Questo – ha aggiunto – per metterci al riparo dal ricevere contributi pesantemente imbarazzanti. Confidiamo molto dal ricavato delle cene e dai bollettini e crediamo che questo sia un momento di partecipazione politica”. Secondo il candidato “é bene che i costi siano trasparenti e provenienti da tutti così nessuno può avanzare rivendicazioni”. Sul fronte delle alleanze il candidato ha detto: “partiamo dalla coalizione che ha governato la Toscana; siamo per un confronto programmatico serio e nelle prossime settimane sarà definito il quadro”.
Presente alla conferenza stampa di Rossi, tra gli altri, il segretario del Pd toscano Andrea Manciulli secondo cui “Enrico é il meglio che questa regione possa esprimere. Siamo contenti di fare la campagna per lui e che questa parta subito, senza beghe con un candidato che piace e non avendo più da occuparci della selezione dei candidati. Saranno 70 giorni di lavoro in cui ci occuperemo della Toscana, dei toscani e dei loro problemi”.