Acquistavano la droga, principalmente eroina, in Albania e in Grecia e poi, tramite corrieri, la introducevano in Italia, ben nascosta all’interno di automezzi.
MILIONI DI EURO. A gestire questo traffico internazionale era un’organizzazione criminale interamente “a gestione familiare”: tutti – padre, madre e 4 figli, di nazionalità albanese – erano attivamente impiegati in un giro d’affari che fruttava loro milioni di euro.
IL GIRO DELLA DROGA. La droga veniva depositata in un’abitazione a Santa Maria a Monte (Pisa), quindi trasportata in un garage dove era tagliata, confezionata in panetti e venduta a pusher della stessa etnia o a nordafricani che operavano sulla piazza fiorentina, pisana e livornese. Il denaro ottenuto dallo spaccio era inviato periodicamente in Albania o reinvestito nel traffico di stupefacenti, ma spesso era anche destinato all’acquisto di immobili o di negozi.
L’ARRESTO. A sgominare il giro d’affari della famiglia di spacciatori sono stati i militari del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata del nucleo di polizia tributaria di Firenze, che oggi hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei 5 albanesi. Il sesto risulta latitante.
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