Tragedia di Capannoli, dagli esami emerge un nuovo, agghiacciante particolare.
GLI ESAMI. Simona Alessandroni e sua figlia Letizia, 11 anni, sarebbero state infatti ancora vive – anche se non si sa quanto coscienti – quando è divampato l’incendio nell’auto parcheggiata a San Pietro Belvedere. Qui, lo scorso sabato, sono state ritrovate carbonizzate insieme a Lapo, il figlio di 3 anni della donna. A rivelare questo particolare sarebbero le tracce di monossido di carbonio ritrovate nei polmoni della donna e della bambina. Gli esami sui resti del bambino sono stati rimandati a questa mattina. Resta da capire se fossero sedate o meno: a dirlo saranno gli esami tossicologici.
IL GESTO. Era stato un bigliettino scritto dalla donna a far luce sul ritrovamento dei tre cadaveri carbonizzati nell’auto, una Bmw: “Io sono infelice e i bambini soffrono con me”. Secondo quanto ricostruito la donna, dopo aver sedato i bambini, aveva dato fuoco all’auto: i tre corpi erano poi stati trovati sul sedile posteriore dell’auto, seduti e abbracciati. Sempre secondo quanto ricostruito dalle indagini, Simona Alessandroni non aveva accettato la separazione dal compagno. “La vita va vissuta a pieno”, si leggeva nei messaggi lasciati dalla donna nella sua casa di Quattro strade di Lari. E poi ancorale frasi sui due figli “Se per sbaglio loro dovessero in qualche modo restare vivi, voglio che siano affidati ai miei genitori e non ai genitori di lui”.
LA RICOSTRUZIONE. Mamma e bambini erano stati visti uscire da casa, salire in auto e andare via, intorno alle 15 di sabato scorso. Poi è arrivata la chiamata ai vigili del fuoco che segnalava un incendio di sterpaglie, poco lontano, a San Pietro Belvedere. Qui i pompieri hanno trovato invece la macchina in fiamme, con all’interno i corpi carbonizzati dei tre. Secondo quanto ricostruito la donna ha prima noarcotizzato i bambini, poi, cosparsa con una tanica di benzina la vettura, ha dato via al rogo.
Narcotizza i figli e incendia l’auto: madre e bambini muoiono carbonizzati