martedì, 10 Dicembre 2024
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Trasporti, il Pd nelle stazioni

Tutti in stazione, ma non per prendere il treno: stamani dalle 7, parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, dirigenti e militanti del Partito Democratico hanno effettuato un volantinaggio nelle stazioni italiane, tra cui quelle fiorentine, per dire "No ai tagli ai treni dei pendolari. Sì a nuove tramvie e aumento dei treni regionali".

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Gli esponenti del Pd hanno incontrato pendolari e viaggiatori per presentare le proposte del partito per il trasporto pubblico locale: il tutto in 100 stazioni ferroviarie d’Italia. Firenze, come riconosciuto dal ministro dell’ambiente del governo ombra del Pd Ermete Realacci – presente al volantinaggio alla stazione di Santa Maria Novella – è stata una delle città più impegnate d’Italia in quest’iniziativa. Le altre stazioni coinvolte in città sono state Rifredi e Campo Marte.

Quella del volantinaggio è un’iniziativa che prepara la manifestazione nazionale del prossimo 25 ottobre a Roma, con la quale il Pd intende portare all’attenzione degli italiani la necessità di interventi per ridurre la congestione e l’inquinamento e migliorare il trasporto ferroviario. “Altro che tagli ai treni pendolari esistenti e già del tutto insufficienti. Il Governo continua a non occuparsi del trasporto pubblico locale. Siamo convinti – spiega Realacci – che sia necessario potenziare il trasporto pubblico locale per offrire un servizio migliore ai cittadini, per ridurre le emissioni di CO2 e i consumi energetici connessi al trasporto privato su gomma e in questo modo combattere i mutamenti climatici”.

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“Il trasporto assieme alla logistica e alle infrastrutture – dice il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli – sono settori nei quali si gioca la possibilità di sviluppo del Paese. Il Partito Democratico, tanto ne è consapevole, che si è fortemente impegnato in questo campo così come ha fato la Regione Toscana investendo grandi risorse, particolarmente rivolte al sistema infrastrutturale e all’ammodernamento dei mezzi di trasporto su ferro. Questo per noi – conclude Andrea Manciulli – è un terreno di fondamentale impegno che guarda agli interessi di tutti i fruitori del servizio di trasporto pubblico (i pendolari) ma consapevoli anche che i trasporti sono volano di sviluppo economico per l’intero tessuto produttivo della nostra regione”.

“Per il trasporto pubblico, per i pendolari, occorrono risorse! – afferma l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti – La Regione Toscana ha portato avanti finora sforzi significativi per migliorare, rendere più efficiente e aumentare la capacità del sistema di trasporto pubblico locale, in particolare del servizio ferroviario. Lo dimostrano le cifre degli investimenti infrastrutturali in corso e in previsione. Questi sforzi non possono essere vanificati. Non possono mancare le risorse per proseguire il lavoro iniziato in questo settore, che è prioritario per lo sviluppo sia economico che sociale della nostra regione”.

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“A Firenze metteremo al centro dell’iniziativa anche la necessità di concludere i lavori della tramvia che rappresenta un intervento strutturale per la mobilità sostenibile e più ecologica e viene assurdamente contestata dal centrodestra. E’ l’anello di congiunzione con il trasporto ferroviario regionale dove l’obiettivo della Toscana è del raddoppio degli utenti portandoli dagli attuali 230.000 a 500.000″, spiega Erasmo D’Angelis, presidente della commissione territorio e ambiente del consiglio regionale.

“L’aumento del prezzo della benzina sta spingendo i cittadini a ridurre l’uso dell’automobile producendo una domanda aggiuntiva di trasporto pubblico che ha bisogno di risposte immediate – spiega Valerio Vannetti, responsabile trasporti e infrastrutture Pd toscano -. Anche per questo occorrono risposte serie e risorse per treni e mezzi pubblici: l’opposto di quanto sta facendo il governo Berlusconi, sia con i pesanti tagli di risorse al settore gomma e ferro già effettuati sia con quelli previsti nella prossima manovra finanziaria, impedendo lo sviluppo di un competitivo, sicuro e confortevole sistema di trasporto pubblico”.

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