Per negozi, aziende, partite Iva e ristoranti danneggiati dall’emergenza Covid, il governo Conte è al lavoro sul nuovo testo del decreto “ristoro bis” (o “ristori bis” che dir si voglia) e dovrà ora definire la lista dei codici Ateco delle attività a cui spetteranno gli aiuti economici, tra cui un nuovo contributo a fondo perduto. Il provvedimento è stato annunciato subito dopo l’ultimo Dpcm che ha previsto ulteriori restrizioni per le categorie economiche, in particolare nelle zone rosse. Ma quando esce il decreto ristoro bis e quando è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo integrale con i codici Ateco?
Contributo a fondo perduto, Imu, bonus affitto: i codici Ateco del decreto, a chi spetta il nuovo ristoro
Prima è toccato a ristoranti, discoteche, locali, alberghi, cinema, teatri e palestre. Adesso l’esecutivo stilerà la lista dei codici Ateco, contenuta nell’allegato 1 del decreto ristoro bis, per individuare i professionisti, le partite Iva e i commercianti a cui andrà il nuovo contributo Covid a fondo perduto, pagato dall’Agenzia delle Entrate. L’idea è di prevedere ristori doppi (200%) rispetto a quelli decisi a luglio con il decreto rilancio.
E poi un nuovo bonus affitti per le imprese, con la proroga del credito d’imposta per altri tre mesi, la sospensione del saldo Imu e lo stop al versamento dei contributi previdenziali dei dipendenti. A chi spetta questo pacchetto di aiuti del decreto ristoro? Alle attività costrette alla chiusura nelle regioni classificate come zona rossa, ma si sta pensando se ampliare la misura anche a tutte quelle categorie economiche che sono rimaste aperte, registrando un crollo di fatturato per le limitazioni.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, nel decreto ristoro bis dovrebbe rientrare anche il rifinanziamento del bonus baby sitter Inps e dei congedi parentali Covid.
Due provvedimenti, un unico testo?
A pesare sul nuovo testo è il nodo delle risorse. Per finanziare le varie misure servono dai 1,5 ai 2 miliardi di euro e il governo è pronto a chiedere in Parlamento l’ennesimo scostamento di bilancio. Non è escluso che i due decreti, il primo dl ristori e il secondo che deve essere messo a punto, vengano fatti confluire in un unico testo definitivo che le Camere dovranno convertire in legge entro 60 giorni dalla promulgazione.
Decreto ristoro bis: quando il nuovo testo in Gazzetta Ufficiale
Il premier Giuseppe Conte, subito dopo la firma del nuovo Dpcm, ha annunciato l’arrivo in tempi brevi del decreto ristori bis, ma al momento è difficile prevedere con esattezza quando il testo definitivo sarà varato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La bozza del nuovo dl arriva oggi, 6 novembre 2020, in Consiglio dei Ministri, i tempi tecnici di scrittura del provvedimento potrebbero far slittare l’ok al weekend. Poi dovrà esserci la firma del Capo dello Stato e infine la pubblicazione in Gazzetta.