C’è tempo fino al 30 aprile per fare domanda all’Inps delle nuove mensilità del reddito di emergenza 2021, che sono compatibili con la Naspi: anche i disoccupati possono chiedere il pagamento del Rem in alcuni casi, se si rispettano i requisiti. Inoltre i lavoratori che hanno visto scadere negli ultimi mesi l’indennità di disoccupazione possono fare richiesta di questo “bonus”. Il governo Draghi ha stanziato per la misura di sostegno al reddito 1 miliardo e 520 milioni di euro.
Cos’è il reddito di emergenza (Rem) e a quanto ammonta
Il reddito di emergenza (Rem, in una sigla) è un sussidio creato per aiutare i nuclei familiari a basso reddito, introdotto l’anno scorso dal decreto rilancio, a seguito dell’emergenza Covid. I successivi provvedimenti economici del governo hanno prorogato la misura e adesso il decreto sostegni prevede il pagamento di 3 mensilità. La misura si rivolge ai cosiddetti “nuovi poveri” e secondo le stime del governo ad aprile potranno richiedere il Rem all’Inps 1,2 milioni di famiglie.
L’ammontare del reddito di emergenza va da un minimo di 1.200 euro (ossia 400 euro al mese) fino a un massimo di 2.400 ed è riconosciuto per il singolo nucleo familiare e non per ogni persona, come succede anche per il reddito di cittadinanza. Ecco a quanto ammonta: come l’anno scorso ai 400 euro al mese del Rem “base” si aggiungono 80 euro per ogni componente minorenne della famiglia e altri 160 euro per ogni componente maggiorenne successivo al primo, fino a un massimo di 800 euro (840 nel caso della presenza di persone disabili o non autosufficienti).
Reddito di emergenza e Naspi sono compatibili: i requisiti per fare domanda all’Inps del Rem di aprile 2021
Per quanto riguarda i requisiti, per fare domanda del Reddito di emergenza 2021 all’Inps, sono introdotte delle soglie per calcolare “l’impatto” dell’affitto sulle spese delle famiglie. Ecco quindi i requisiti per richiedere il Rem:
- residenza in Italia
- un reddito a febbraio 2021 inferiore all’ammontare del Reddito di emergenza di cui si avrebbe diritto. In caso si paghi un affitto, questo limite aumenta di un dodicesimo del canone di affitto annuo
- Isee del nucleo familiare non superiore a 15.000 euro
- patrimonio mobiliare della famiglia (come risparmi e conti) per l’anno 2020 inferiore a 10.000 euro*
* La soglia dei 10.000 euro per il patrimonio mobiliare viene aumentata di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al primo e fino a un massimo 20.000 euro. A questi si aggiungono altri 5.000 euro per ogni componente disabile o non autosufficiente.
Non si può percepire insieme il Reddito di emergenza e il Reddito di cittadinanza, perché non compatibili. Anche se si percepiscono altri bonus Covid o una pensione non è possibile richiedere il sussidio. Sono invece inclusi nel Rem i lavoratori domestici, come colf e badanti che possono fare domanda all’Inps se rispettano i parametri riportati nel precedente paragrafo. Inoltre il Reddito di emergenza 2021 e l’indennità per disoccupati Naspi sono compatibili, basta rispettare i requisiti riportati sopra. Allo stesso modo, il Rem è compatibile con la cassa integrazione.
Reddito di emergenza: nel 2021 anche per i disoccupati che non percepiscono più la Naspi
La novità introdotta dal decreto sostegni è la possibilità di fare domanda del Reddito di emergenza all’Inps anche da parte dei disoccupati che tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 hanno visto scadere la Naspi o l’indennità di disoccupazione dei collaboratori (Dis-coll) e che siano ancora senza un lavoro. Non solo questa condizione è compatibile con il Rem, ma per chi ha visto finire la Naspi i requisiti cambiano: l’Isee ordinario o corrente non deve essere superiore a 30.000 euro. Di fatto questa norma del dl sostegni, fa sì che il Reddito di emergenza sostituisca la Naspi per i prossimi 3 mesi per le famiglie a basso reddito.
Tutti i dettagli si trovano nel messaggio n° 1378 dell’Inps del 1° aprile 2021 sui requisiti per fare domanda del Reddito di emergenza. La domanda come detto può essere fatta entro il 30 aprile 2021 sul sito dell’Inps entrando con il PIN o le credenziali Spid e presentando la DSU dell’Isee. È possibile rivolgersi anche a un caf o un patronato.