Steak home Firenze è la casa della bistecca. Non si può essere dei veri fiorentini se non si è mai visitato gli Uffizi, mai indossato una sciarpa viola, non si sa cosa sia il Brindellone e, soprattutto, se non si è amanti della bistecca! Trovarla buona e cucinata nel modo giusto non è difficile, anzi, in città si trovano molte soluzioni eccellenti. Ma quando si parla di bistecca non si può pensare solo alla cottura.
La nota che fa la differenza in termini di qualità è la sua frollatura, ovvero il procedimento di invecchiamento che la rende morbida e gradevole. Un’attenzione che il nuovo “Steak Home” di Corso Tintori, nel pieno centro di Firenze, con il suo menu di “ciccia” ha voluto ampiamente valorizzare.
La frollatura della bistecca, il dry aging
Qui infatti la carne viene sottoposta a un particolare metodo di maturazione, il dry aging: appellativo moderno del metodo di frollatura naturale che veniva utilizzato in antichità sfruttando elementi come l’aria, l’umidità e la temperatura. Il tutto riportato ai giorni nostri, avvalendosi della tecnologia per far rivivere questo processo in condizioni igienico-sanitarie ottimali attraverso celle pensate e progettate internamente al locale.
Il menù di Steak home Firenze
Ad accogliervi da Steak home non sarà un vero e proprio menù, ma un’esperienza: tutto infatti è pensato per esaltare la regina della casa nelle sue frollature di 2, 4, 8 o 12 settimane. Inizierete il vostro percorso gastronomico con “lo Scomodino”, uno stuzzicante vassoio di assaggi misti accompagnato da calici di vino.