venerdì, 29 Marzo 2024
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Sushi sì ma di ciccia, arriva a Firenze Cruditè Art

Cruditè Art, il ristorante a Firenze, in zona San Frediano che mischia la ciccia (cruda) e i sapori di casa nostra alla tradizione giapponese

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E se tra le specialità di Cruditè Art, a Firenze, si trovasse del sushi con la tartare di manzo al posto del pesce? Chi l’ha detto che il crudo immerso tra il riso e l’alga Nori debba essere solo di tonno o salmone? Nella patria della bistecca certi dettagli certamente non passano inosservati. Soprattutto da Cruditè Art, il nuovo arrivato a San Frediano a pochi passi dalla porta.

“La cucina è un’arte – ha dichiarato la proprietaria Giulia Grimaldi – ed io ho voluto elogiarla insieme al mio staff, valorizzando piatti di Cruditè. Trovo infatti che la semplicità della materia prima possa essere esaltata dagli ingredienti che gli stanno intorno”.

Giulia Grimaldi - Foto Courtesy: Creditè Art

Cruditè Art, dove il sushi incontra la ciccia (cruda)

Così nascono gli abbinamenti ricercati ed affatto banali di Cruditè Art, creati proprio grazie alla sapiente maestria di chi conosce la materia: è infatti Rafael, ragazzo giapponese trapiantato a Firenze, ad occuparsi del sushi, nelle varianti più estrose. Imperdibile quello con cervo (crudo) radicchio rosso, riduzione di vin santo e salsa al limone, ma anche quello con tartare di manzo, burrata e tartufo o tartare di manzo, cipolla caramellata, mela e cipolla croccante, per non parlare del sushi piatto dedicato a Firenze che vede la tartare di manzo insieme alla patata – rigorosamente, ed orgogliosamente – viola, al cavolo nero fritto e alle nocciole. Insomma, una sinfonia di sapori dove la dolcezza si mischia all’acidità e la morbidezza delle carni si distingue dalla croccantezza di alcuni ingredienti.

Tutti gli appuntamenti di Cruditè Art a Firenze, per Natale e non solo

Nel calendario degli eventi di Cruditè Art, a Firenze da non perdere sicuramente da segnare in agenda il mercoledì, giorno in cui viene organizzato l’aperisushi dalle 18:30 alle 20:30 durante il quale si può sorseggiare un calice di vino accompagnato da un piatto di assaggi. Mentre da gennaio prenderanno vita – nel weekend – i cosiddetti “dinner show”, ovvero cene accompagnate da intrattenimenti musicali e non solo.

Ma un’attenzione particolare visto il periodo, la merita il giorno di Natale: si torna alla tradizione ed il crudo lo si ritrova in un menù più classico, anche se rivisitato, che prevede la presenza di un risotto alla tartare di manzo affumicata con nocciola e salsa al lardo seguita dalle consuete costolette d’agnello in crosta accompagnate da patate alla paprika e carciofi fritti. Niente renne quindi, quelle le lasciamo a Babbo Natale!

Laura Piccioli
Laura Piccioli
Divoratrice seriale di pasta, cleptomane di pasticcini, amante del buon vino, di solito corro - e non solo al ristorante come si potrebbe banalmente pensare - ma giusto per limitare i miei sensi di colpa.

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