Il token CRO negli ultimi mesi è riuscito a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel settore delle criptovalute che, com’è noto, sta destando sempre più l’interesse degli investitori. La massima diffusione del marchio presso il grande pubblico è iniziata in particolare quando l’exchange, a cui l’asset digitale è collegato, ha iniziato a stringere importanti partnership con il mondo dello sport, proprio per aumentare la visibilità fra coloro non strettamente legati a questa nicchia dei mercati finanziari.
Non solo Arti Marziali Miste e Formula 1 -è stato siglato un accordo commerciale sia con il Circus che con la casa automobilistica Astor Martin– per l’astro nascente dell’universo criptovalutario, ma soprattutto la creazione di un filo doppio con il calcio: Crypto.com, infatti, è stato lo sponsor della finale di Coppa Italia lo scorso Maggio e successivamente la Lega Serie A ha venduto alla società i diritti del VAR, per cui il brand comparirà nei fotogrammi della Video Assistant Referee.
Caratteristiche del progetto Crypto.com
Per questo ed altri motivi la valuta virtuale potrebbe diventare uno dei temi caldi del settore dei prossimi mesi. Per capire come comprare CRO, è importante innanzitutto approfondire le principali caratteristiche del progetto. Crypto.com Chain è la blockchain sviluppata da Crypto.com preposta, attraverso la sua infrastruttura decentralizzata e open source, all’erogazione di servizi finanziari, servizi commerciali e servizi di pagamento: la tecnologia, infatti, funge principalmente da veicolo di collegamento con l’App per transazioni digitagli -da device mobili- Crypto.com Pay. La società, che conta già più di 10 milioni di utenti e 3000 dipendenti, ha sede a Singapore e il suo ambizioso obiettivo consiste nel creare nei prossimi anni un pool di servizi a 360° per accrescere esponenzialmente la propria user base.
La blochkchain CRO nel fornire i servizi appena evidenziati garantisce ai possessori dell’asset digitale la possibilità di diventare validators delle transazioni, secondo il modello di consenso Proof of Stake e naturalmente con lo stesso principio sono regolate le ricompense erogate per lo Staking. Una particolarità del token risiede nel fatto che è accettato per regolare le commissioni dovute per le transazioni su Crypto.com; inoltre, per incentivare la diffusione della valuta virtuale, gli sviluppatori hanno implementato sistemi premianti di cashback per pagamenti presso esercenti abilitati. Il numero massimo di monete create alla nascita del progetto è stato individuato in 100 miliardi di unità -per cui non è prevista l’estrazione di token– e la parte destinata al mercato secondario non è passata attraverso ICO.
Come acquistare il token CRO
CRO può essere acquistato su tutti gli exchange più conosciuti tra gli investitori, da Coinbase fino a Huobi Global. Grazie alla sua diffusione negli ultimi mesi e alle buone performance realizzate, la valorizzazione di mercato è riuscita a raggiungere in poco tempo ottimi livelli, entrando nella top 20 delle prime 100 criptovalute su Coinmarketcap. È opportuno evidenziare che attualmente nessuna piazza di scambio permette di convertire in CRO direttamente da valuta fiat, tuttavia non si tratta di un gran problema, in quanto si può sfruttare il passaggio intermedio dalla blockchain di Bitcoin, disponibile praticamente ovunque.
Inoltre, trattandosi di un acquisto diretto di criptovaluta, è bene evidenziare che i risparmiatori possono trarre vantaggio esclusivamente dalle tendenze rialziste del prezzo del sottostante, senza poter contare su eventuali booster forniti dalla leva finanziaria.
L’impiego delle nuove tecnologie ha ormai raggiunto un livello che trascende il solo ambito finanziario e dei servizi di pagamento, infatti, oggi si possono negoziare altri strumenti sotto forma di immobilizzazioni digitali il cui valore può anche non dipendere direttamente dalla fruizione del progetto nel mondo reale. In questi giorni, ad esempio, si fa un gran parlare dei Non Fungible Token come dono Natalizio alternativo insieme, appunto, a wallet contenenti criptovalute.
È curiosa, in tal senso, l’esperienza di un utente, riportata dal WSJ, che ha addirittura digitalizzato, trasformandolo in NFT, un disegno realizzato da un bambino per sua madre, rendendolo un pezzo unico e irriproducibile -la rappresentazione del concetto di base di questi particolari token crittografici.