Il portafoglio langue ma non riuscite proprio a rinunciare allo shopping? Niente paura, la soluzione c'è e come spesso accade arriva da lontano, tramandata dai nostri antenati, quelli che ancora non conoscevano la moneta. Ebbene sì, stiamo parlando del baratto. Un'usanza quella di scambiare gli oggetti sempre più in auge, complici i tempi di crisi, anche a Firenze.
BARATTO MON AMOUR
Si scambia di tutto. Vestiti e indumenti restano in cima alla lista. Ma volendo si possono barattare oggetti di arredamento, attrezzi per la palestra, giochi o passeggini per bambini e persino prestazioni e servizi, come un taglio di capelli dal parrucchiere o poesie su richiesta. Ma anche una notte di soggiorno in un b&b, nuova moda tra i giramondo squattrinati. Si può barattare virtualmente, dalle pagine dei tanti siti specializzati spuntati come funghi in rete, oppure in qualche Swap party e mercatino dello scambio che con cadenza regolare associazioni, circolini o gruppi di acquisto equo e solidale organizzano in città.
NOTTE GRATIS AL B&B IN CAMBIO DI…
Nel calderone del baratto, si diceva, ci si può trovare davvero di tutto. Compreso, volendo, un pernottamento con tanto di colazione in un Bed&breakfast. Un'iniziativa, chiamata “Barattobb”, pensata per chi ama viaggiare per il mondo ma non dispone di budget da “nababbo”. L'importante è non essere senza arte né parte. Perchè è con le proprie competenze e capacità che si ripaga l'ospitalità. I musicisti ad esempio potranno scambiare il soggiorno gratuito con una esibizione alla chitarra, chi è bravo ai fornelli potrà preparare qualche pietanza da leccarsi i baffi. Ma ci sono strutture che in cambio dell'ospitalità chiedono una mano ad imbiancare o a curare l'orto, a pulire la piscina o a riparare la macchina del titolare. L’iniziativa nasce sulle orme della “Settimana del baratto” e coinvolge ben 800 strutture in tutta Italia, di cui sette situate a Firenze. Qualcuno ha barattato un pernottamento per una riparazione idraulica, qualcun altro lo ha scambiato con un soggiorno in un'altra località turistica. “Abbiamo iniziato alcuni anni fa con il baratto nei periodi di bassa stagione ma ci siamo trovati così bene che adesso lo facciamo tutto l'anno” spiega Margherita Cardillo di Florentia Apartment. Che nel tempo ha ospitato un sarto che ha rifoderato il divano, un grafico che le ha fatto i biglietti da visita, una signora che le ha insegnato a preparare una crema naturale con l'aloe. “Nessuno di loro ha tirato fuori un centesimo. E chissà se è per il fatto che il denaro è stato eliminato, ma si sono creati dei rapporti di amicizia che durano nel tempo”, sorride.
UNA “CENTRALE” PER FAR CIRCOLARE LE COSE
Di tutto un po' si trova alla “Centrale del baratto”, la prima “stazione” dello scambio ad aver messo radici a Firenze. Inaugurata solo poche settimane fa, è ospitata allo StudioLab 43r di via Faentina, il nuovo coworking che riunisce designer, artigiani e architetti a pochi passi da Ponte Rosso. Aperta i martedì, giovedì e sabato dalle 16.30 alle 19.30, la Centrale è già un punto di riferimento in città per lo scambio di libri, accessori di design, bigiotteria e ovviamente scarpe e vestiti. “Far circolare cose non solo denaro” è la parola d'ordine di questo esperimento anti-sprechi votato al riciclo. Oggi e giovedì gli ultimi due giorni disponibili per gironzolare in mezzo ai tanti oggetti della Centrale, prima della chiusura estiva e la riapertura a settembre.
COSTUMI USATI A SAN SALVI
Nei prossimi giorni, chi si annoia nella città semideserta potrà passare l'ora dell'aperitivo a curiosare tra tanti oggetti di seconda mano da scambiare a “Baratt – Abiti Mare”, il mercatino del baratto di indumenti e accessori estivi organizzato a San Salvi dai “Chille de la balanza” e l'Atelier cooperativa sociale, in programma giovedì 7 agosto alle 18.30 (via di San Salvi, 12). La borsa di paglia della nonna vi è venuta a noia? Avete preso qualche chilo, il vecchio costume non vi entra più e non avete voglia di tenerlo a fare la polvere? Oppure, volete solo trovare un modo per disfarvi con garbo di quel bermuda a righe che il vostro compagno ama tanto indossare ma che a voi non è mai andato giù? A “Baratt – Abiti” potrete farlo, basta non presentarsi a mani vuote e il divertimento è assicurato. Il tutto all'insegna della sostenibilità, del riciclo e del risparmio. Potrete scambiare il vecchio pareo con un “nuovo” copricostume usato. La maschera con un paio di pinne. E a chi ha problemi con le taglie le sarte di Atelier cooperativa sociale sapranno dare una mano con qualche ritocchino in diretta.