venerdì, 19 Aprile 2024
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Da poeta del Medioevo a eroe del Risorgimento. Ecco il “Dante Vittorioso”

Si apre domani una speciale mostra che racconta la visione del padre della nostra lingua attraverso gli occhi dell'Ottocento risorgimentale. In programma fino al 31 luglio, alla Biblioteca Nazionale.

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Dante Alighieri, padre e unificatore della lingua e dunque, idealmente, della nazione italiana, diventa riferimento simbolico delle aspirazioni civili e identitarie risorgimentali. E alla Biblioteca Nazionale si apre una mostra per celebrare quel mito.

DANTE GUIDA RISORGIMENTALE. Opere pittoriche, sculture, fotografie, libri e cimeli. La mostra “Dante Vittorioso, Il mito di Dante nell’Ottocento”, allestita nella Biblioteca Nazionale Centrale dal 31 maggio al 31 luglio, riscopre la modernità del Sommo Poeta evidenziandone la corrispondenza con il sentire dell’uomo risorgimentale, per il quale Dante diviene riferimento simbolico delle proprie aspirazioni civili e identitarie e illuminante guida intellettuale.

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LA MOSTRA. Esposta nella Tribuna dantesca, la ‘sala-tempio’ circolare dedicata proprio a Dante, una selezione di opere pittoriche di Carl Vogel von Vogelstein, di Domenico Morelli, Francesco Saverio Altamura, Federico Faruffini, Gaetano Previati, per citarne alcuni, danno conto degli aspetti più rilevanti dell’interpretazione di Dante nel corso dell’Ottocento, in relazione al Risorgimento e, in particolare, all’Unità d’Italia, di cui il poeta fiorentino viene visto come primo vate. Ma non solo. Ai dipinti si aggiungono le sculture di Vincenzo Vela, Pio Fedi e Paolo Troubetzkoy, e ancora, disegni, incisioni, stampe, le preziose edizioni ottocentesche illustrate della Divina Commedia.

MARATONA INFERNALE. La mostra è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia e dalla Società Dante Alighieri, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale. Per tutta la durata dell’esposizione, inoltre, sarà possibile assistere ad una “Maratona infernale” nella Sala Poliziano: in 7 ore di video, trasmesse continuativamente, per la regia di Lamberto Lambertini, lo spettatore sarà proiettato in una rilettura in chiave contemporanea di 34 Canti dell’Inferno.

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LA STATUA. Infine, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra sarà finalmente riscoperta la colossale effige del Sommo Poeta di Piazza Santa Croce, sottoposta, nei mesi scorsi, ad un completo intervento di restauro. Leggi l’articolo.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.bncf.firenze.sbn.it.

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