giovedì, 2 Maggio 2024
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Supporto formazione e lavoro: i requisiti per fare domanda

Da settembre debutta il nuovo contributo per la formazione e il lavoro, che sostituirà (in parte) il reddito di cittadinanza. Come funziona e chi ne ha diritto

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Il Supporto formazione e lavoro (Sfl) è ai blocchi di partenza: un “bonus” di cui si può fare domanda all’Inps se si rispetteranno i requisiti fissati dal Decreto Lavoro 2023. Si tratta di uno dei sostegni introdotti dal governo Meloni al posto del reddito di cittadinanza, che durante quest’anno verrà progressivamente sospeso. L’Rcd non è più pagato dallo scorso luglio a 169.000 famiglie, a cui si aggiungono altri 80.000 nuclei familiari (che saranno avvisati via SMS) da qui a dicembre.

Che cos’è il Supporto formazione e lavoro: i requisiti

Il Supporto formazione e lavoro (Sfl) è stato previsto dall’articolo 12 del decreto legge n°48 del 4 maggio 2023 (il cosiddetto “Decreto Lavoro 2023“), convertito in legge il 3 luglio scorso. È un sostegno economico, introdotto con lo stop al reddito di cittadinanza, pensato per aiutare l’entrata nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale. Ecco a chi spetta e i requisiti per fare domanda del Supporto formazione e lavoro:

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  • Età compresa tra i 18 e i 59 anni
  • Isee familiare fino a 6.000 euro
  • Valore del patrimonio immobiliare, come dichiarato ai fini Isee, non superiore a 30.000 euro (esclusa la prima casa fino a un valore Imu massimo di 150.000 euro)
  • Non essere sottoposti a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, e non avere sentenze definitive di condanna o patteggiamenti nei 10 anni prima della domanda
  • Non risiedere presso strutture a totale carico pubblico
  • Non avere i requisiti per poter richiedere l’assegno di inclusione (almeno un componente della famiglia disabile o dai 60 anni in su, almeno un figlio minorenne)
  • essere in regola con l‘obbligo di istruzione (o essere iscritti ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello)
  • presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro
  • disponibilità a frequentare corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale o altra misura di attivazione lavorativa per tutta la loro durata

A differenza del reddito di cittadinanza, se si rispettano i requisiti, tutti i componenti di una famiglia possono richiedere all’Inps il supporto economico, sempre che frequentino corsi di formazione al lavoro, per tutta la loro durata. Si può ottenere anche nel caso del servizio civile universale e per i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Non è compatibile invece con il reddito o la pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.

A quanto ammonta e quanto dura

L’importo riconosciuto per il Supporto formazione e lavoro è di 350 euro al mese per ogni persona (come detto anche più componenti dello stesso nucleo familiare possono farne domanda) e durerà per un massimo di 12 mesi. Il pagamento sarà fatto mensilmente dall’Inps tramite bonifico. Non sono previste proroghe dopo la scadenza.

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Per accedere al contributo e al percorso di attivazione al lavoro è necessario rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, dimostrando di essersi già rivolti ad almeno tre Agenzie per il lavoro o ad altri enti autorizzati all’attività di intermediazione.

Quando parte e come fare domanda del Supporto formazione e lavoro e i requisiti

Il Supporto formazione e lavoro è attivo dal 1° settembre 2023 da quando si può fare domanda online sul sito dell’Inps, accedendo alla propria area personale con Spid, carta d’identità elettronica o con carta azionale dei servizi. Per non fare da soli, si potrà richiedere anche grazie all’aiuto di un patronato e dal 1° gennaio 2024 si potrà ottenere il Supporto formazione e lavoro rivolgendosi ai Caf (centri di assistenza fiscale).

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Il 29 agosto l’istituto nazionale di previdenza sociale ha pubblicato la circolare n°77 con i dettagli pratici per la richiesta. Il cittadino dovrà sottoscrivere online il patto di attivazione digitale, impegnandosi a presentarsi fisicamente nell’ufficio del servizio per il lavoro competente per stipulare il patto di servizio personalizzato. A questo punto potrà ricevere, tramite la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa (SIISL), offerte di lavoro, formazione e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro. La stessa piattaforma sarà usata da gennaio anche per l’assegno di inclusione.

Chi riceve il Supporto è tenuto ad aderire alle misure di formazione e di attivazione al lavoro indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma almeno ogni 90 giorni ai servizi competenti della partecipazione alle attività. In mancanza di questa conferma, il contributo verrà sospeso e non sarà più pagato. Maggiori informazioni sul sito del Ministero del Lavoro.

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