Ci sono strade e piazze di Firenze che portano, o portavano, nomi “sconvenienti”, la cui storia cela talvolta leggende ed eventi misteriosi e irrisolti. Se facessimo un gioco, probabilmente il primo nome “indecoroso” a saltare in mente ai fiorentini sarebbe quello di piazza della Passera.
piazza della passera
Piccola e incantevole, situata nel cuore dell’Oltrarno, non ci sono tracce dell’esistenza di questa piazza nello stradario storico. Intorno all’origine del suo nome ruotano (almeno) due storie. La prima vedrebbe come protagonista la presenza di un famoso bordello, frequentato da personaggi illustri del periodo, che fu demolito nei primi anni del XX secolo. La seconda è più “inquietante” e fa riferimento a un avvenimento che sarebbe avvenuto nel 1348, quando una passera morente si sarebbe posata proprio nel luogo in cui oggi sorge la piazza. Un gruppo di bambini, intenerito dalle condizioni del volatile, avrebbe cercato inutilmente di salvarlo: il povero animale, ammalato di peste, morì, trascinando tutta la popolazione fiorentina nel calvario che tutti conosciamo e che Boccaccio descrive nel suo “Decameron”.
verso santa croce
Spostandosi verso la zona di Santa Croce, le strade che oggi conosciamo con il nome di via del Parlagio (da via Vinegia a borgo dei Greci) e via Borgognona (una parallela di borgo dei Greci), in realtà non si sono sempre chiamate così. Via del Parlagio risale al 1018 per ricordare il vicino anfiteatro romano, ma nel 1779 ci fu un improvviso cambiamento del suo nome in via delle Serve Smarrite, per poi riprendere nuovamente la denominazione attuale. Si mormora che qua, un tempo, vivevano alcune donne che andavano in cerca di lavoro come governanti: alla fine della giornata tornavano a casa a mani vuote, con lo sguardo (appunto) smarrito.
via delle belle donne
Via Borgognona deve forse il suo appellativo alla presenza, nel Medioevo, di una colonia di mercanti provenienti dalla Borgogna, ma nel 1690, per ragioni ignote, era conosciuta come via delle Vergognose. Spostandosi poi verso piazza Santa Maria Novella, si incontra via delle Belle Donne, nome risalente al 1690, anche questo di origini sconosciute. Voci “di corridoio” narrano maliziosamente la presenza, proprio in questa strada e in un tempo ormai lontano, di una casa chiusa molto frequentata. Viene a questo punto da domandarsi se sia stato proprio questo il motivo della nascita del toponimo che la strada porta ancora oggi.