Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto “salva bollette”, che stabilisce cosa cambia per il bonus sociale dal 1° aprile 2023 e quanto dura questo “sconto” previsto dall’Arera sulle tariffe di luce, gas metano e riscaldamento. Le misure straordinarie per tagliare i costi energetici sarebbero infatti scadute il prossimo il 31 marzo e senza ulteriori provvedimenti sarebbero scattati aumenti per milioni di famiglie. Nonostante sia passata la “fiammata” degli incrementi dei prezzi di luce e gas, le bollette per le famiglie rimangono infatti più salate rispetto al periodo prima del conflitto in Ucraina. Per rifinanziare le misure il governo Meloni ha stanziato 4,9 miliardi di euro. Tra le novità anche un “bonus famiglia” per il gas, che scatterà in autunno.
Le novità del decreto bollette dal 1° aprile 2023: quanto dura il bonus sociale per luce e gas
Il decreto salva bollette ha confermato il bonus sociale per luce e gas nei confronti delle famiglie con un Isee fino a 15.000 euro, ecco quanto dura: lo “sconto” è previsto anche nel secondo trimestre 2023 e quindi fino al 30 giugno 2023. Senza un ulteriore intervento governativo dal 1° aprile sarebbero tornati in vigore i requisiti precedenti: taglio della bolletta solo per i nuclei familiari con un Isee fino a 9.530 euro, innalzato a 20.000 euro per le famiglie numerose, ossia con almeno 4 figli a carico.
Confermati anche altri interventi come l’Iva dal 10% al 5% per il metano (anche per il tele-riscaldamento) e il taglio degli oneri di sistema solo per il gas: questi costi fissi saranno quindi azzerati nelle bollette fino al 30 giugno 2023 per anche per chi non ha diritto al bonus sociale. Tornano, ma solo per aprile e al 35% rispetto al valore applicato nel primo trimestre, le aliquote negative per i costi di commercializzazione del gas (componente Ug2) per i consumi fino a 5.000 metri cubi l’anno. Per la luce torna il bonus sociale, ma dal 1° aprile 2023 le bollette risulteranno più salate perché con il nuovo decreto il governo non coprirà più i costi fissi degli oneri di sistema, che torneranno a essere pagati da tutti gli utenti.
Come richiederlo e a quanto ammonta
Toccherà ora all’Arera, l’Authority che si occupa di energia, stabilire a quanto ammonterà il bonus sociale dal 1° aprile 2023 per luce e gas, secondo quanto previsto dal nuovo decreto salva bollette. Gli “sconti” vengono infatti definiti trimestralmente in base all’andamento dei prezzi sul mercato all’ingrosso. Come successo nei mesi scorsi, il bonus bollette sarà pieno per i redditi più bassi (Isee fino a 9.530 euro oppure fino a 20.000 per le famiglie con almeno 4 figli a carico). Chi ha un Isee tra 9.530 e 15.000 euro riceverà l’agevolazione ridotta dell’80% rispetto alla componente integrativa.
Non è necessario richiedere il bonus sociale per luce e gas, perché viene riconosciuto automaticamente nella bolletta se si rispettano i requisiti e si ha un Isee aggiornato al 2023. Per il riscaldamento centralizzato la procedura invece è leggermente diversa, perché gli utenti interessati ricevono a domicilio una comunicazione e un modulo da parte di AU – Acquirente Unico.
Cos’è il bonus famiglia 2023 per le bollette del riscaldamento e da quando arriva
Tra le novità il decreto prevede un nuovo “Bonus famiglia” che sarà introdotto da ottobre 2023 nelle bollette del gas e del riscaldamento a metano dei nuclei familiari che non ricevono già il bonus sociale, senza tetto Isee. L’agevolazione scatterà se il prezzo del gas supererà una soglia limite. Verrà erogata ogni mese secondo una quota fissa in base alla zona climatica dove si vive (la stessa presa in considerazione per le date di accensione del riscaldamento). La cifra sarà più alta per le utenze in territori con temperature medie più rigide e progressivamente scenderà per quelle dove il clima è più mite.