Scatta l’accensione del riscaldamento privato in vista dell’inverno 2022, con nuove regole sulla data in cui si attivano (e spengono i termosifoni), sull’orario di funzionamento dei caloriferi e anche sulla temperatura consentita. Il decreto del Mite (il Ministero per la Transizione ecologica) è stato firmato dal ministro uscente Roberto Cingolani ed è stato pubblicato nelle scorse settimane in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un pacchetto di misure per risparmiare gas, il cui approvvigionamento è difficoltoso e soggetto a improvvise variazioni di prezzo a causa della guerra in Ucraina. In sostanza il decreto sull’accensione del riscaldamento ricalca le regole già tracciate nei mesi scorsi con il piano nazionale di contenimento dei consumi. Quindi la risposta alla domanda “Quando si può accedere il riscaldamento nel 2022?” è più complicata del solito.
- La zona climatica per l’accensione riscaldamento
- La data 2022 di accensione del riscaldamento
- Quando si può accendere il riscaldamento (anche in anticipo)
- La temperatura dei termosifoni
- Il decreto del Mite
La zona climatica e il periodo di accensione del riscaldamento privato nel 2022
Prima di tutto chiariamo che la data dell’accensione del riscaldamento anche per l‘autunno-inverno 2022 in Italia varia da zona a zona, in base a 6 diverse aree climatiche, in cui è suddiviso il territorio nazionale, a seconda delle temperature medie delle differenti aree: le regole su orario, date e periodo di funzionamento dei termosifoni sono fissate dalle legge. In particolare si fa riferimento alla legge n° 10 del 1991 e al decreto del presidente della Repubblica n° 412 del 1993.
Con la crisi energetica, il Ministero della Transizione ecologica, guidato da Roberto Cingolani, ha messo a punto un piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale. Queste le misure contenute nel piano:
- abbassare la temperatura massima prevista per gli ambienti riscaldati dai termosifoni di 1 grado per le abitazioni private;
- orario di accensione del riscaldamento nell’autunno-inverno 2022-2023 ridotto di 1 ora al giorno in tutte le zone climatiche d’Italia ad eccezione della zona F (la più fredda) dove non ci saranno limitazioni per i termosifoni;
- accensione del riscaldamento ridotta di 15 giorni, con un posticipo, rispetto al normale, nell’attivazione dei termosifoni e un anticipo dello spegnimento.
Data di accensione riscaldamento inverno 2022: quando, come e le nuove regole del decreto
Vediamo allora come il decreto del Mite modifica le regole sulla data, sull’orario, sulle temperature dei termosifoni, a seconda della zona climatica: ecco quando si può accendere il riscaldamento nell’autunno-inverno 2022/2023.
- Zona F (la più fredda) – le Alpi come quelle di Belluno e di Trento. Il piano conferma che non ci sono limitazioni per il periodo e l’orario di accensione del riscaldamento anche per il 2022
Qui ricadono anche le zone di Trento, Belluno e Como - Zona E – i termosifoni si possono accendere dal 22 ottobre e vengono spenti il 7 aprile, per un periodo di massimo 13 ore al giorno.
Quindi un’ora in meno al giorno, accensione una settima dopo rispetto al normale e spegnimento una settimana prima.
Qui ricadono le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano*, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli e Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza. - Zona D – la data di accensione del riscaldamento è l’8 novembre 2022 e il periodo va avanti fino al 7 aprile, con un orario massimo di funzionamento dei termosifoni che non può superare le 11 ore al giorno.
Dunque, termosifoni accesi un’ora in meno, in “ritardo” di una settimana. Verranno spenti 7 giorni prima rispetto al normale.
Interessa le province di Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca. Comprende inoltre Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo - Zona C – il riscaldamento si accende dal 22 novembre al 23 marzo, fino a 9 ore al giorno.
Quindi accensione una settimana dopo e spegnimento dei termosifoni una settimana dopo, con un’ora di funzionamento in meno al giorno.
La zona comprende la fascia adriatica nord e le province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto. - Zona B – via libera ai termosifoni singoli e centralizzati dal 8 dicembre al 23 marzo, per massimo 7 ore al giorno.
Riscaldamento acceso una settimana dopo a dicembre 2022 e spento una settimana prima a primavera. L’orario di funzionamento cala di un’ora.
Qui ricadono le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Si potranno accendere i termosifoni dal primo dicembre al 31 marzo. - Zona A – il riscaldamento si può accendere dal 8 dicembre al 7 marzo per 5 ore massimo al giorno.
Anche in questo caso l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento variano di una settimana, con l’orario di funzionamento che scende di 60 minuti.
Questa zona comprende le aree più calde d’Italia come le isole di Linosa e Lampedusa e Porto Empedocle.
* A queste regole nazionali si affiancano poi le ordinanze locali dei singoli comuni: ad esempio a a Milano il sindaco Giuseppe Sala ha posticipato l’accensione del riscaldamento al 3 novembre 2022.
Per quanto si può accendere il riscaldamento,
Per tutte le zone, ad eccezione della zona F, l’accensione del riscaldamento è consentita (a seconda della data stabilita dal decreto 2022) dalle ore 5 del mattino alle 23 di sera, rispettando sempre il limite massimo orario di attività delle caldaia. La normativa esclude da questi ritocchi del calendario le cosiddette “utenze sensibili”, come gli ospedali, le case di ricovero e anche le scuole, gli asili, le piscine, le saune e le attività industriali e artigianali dove sono previste già delle deroghe per il tipo di produzione.
Il decreto del Mite stabilisce anche quando si può accendere prima il riscaldamento, ecco cosa dice il testo:
«in situazioni climatiche particolarmente severe le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria»
Le nuove regole sulla temperatura dei termosifoni
Il piano prevede anche il funzionamento dei radiatori a una temperatura più bassa rispetto a quella prevista in situazioni normali, in particolare il riscaldamento andrà regolato a 1 grado in meno nelle abitazioni private, negli uffici e nei negozi (gli ambienti riscaldati dai termosifoni non potranno superare i 19 gradi). È previsto un margine di tolleranza di 2 gradi in più o in meno.
L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e l’efficienza energetica, ha realizzato un vademecum per i condomini e per chi ha un impianto di riscaldamento privato singolo (qui il pdf) con le indicazioni pratiche per l’accensione e la regolazione delle caldaie durante la stagione fredda 2022-2023.
Il pdf del decreto 2022 sull’accensione del riscaldamento
Secondo i calcoli del governo questi cambiamenti porteranno a un risparmio di gas metano stimato di oltre 2,6 miliardi di metri cui per le abitazioni e di più di 60 milioni di metri cubi per gli uffici. Il decreto del Mite sulle regole e gli orari di accensione del riscaldamento è firmato dal ministro Roberto Cingolani il 6 ottobre 2022 es è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: qui il pdf riportato sul sito del Ministero della Transizione ecologica.