È uno dei giocatori più amati dalla curva Fiesole. Dopo una prima stagione non certamente da incorniciare, quella del 2004/2005, Martin Jorgensen è entrato nel cuore di tutti i tifosi viola. Ha sempre dimostrato una grande professionalità, dentro e fuori dal campo. Ora, dopo la lunga malattia causata, probabilmente, da una puntura di un insetto ancor prima del ritiro a Castelrotto, Martino è tornato ad allenarsi con il gruppo nel mini ritiro di Marbella. Tre mesi senza calcio per lui. Tante le voci che sono circolate sulla sua assenza: si parlava addirittura di leucemia.
Jorgensen non è solo un importante giocatore per questa Fiorentina, ne è soprattutto il leader. È lui che si occupa del rispetto delle regole all’interno dello spogliatoio, è lui che riscuote le multe dei compagni che arrivano in ritardo o che usano il cellulare negli orari proibiti.
A fine carriera, lui vorrebbe giocare fino al 2010, probabilmente Jorgensen tornerà in Danimarca dalla sua famiglia, proprietaria di un’agenzia di viaggi. Sarà molto difficile vederlo dirigente della Fiorentina. Ma quel che conta adesso è che Martino torni sul campo il prima possibile, la Fiorentina per raggiungere i suoi obiettivi, quarto posto e finale Uefa, ha soprattutto bisogno di lui.
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