Fiorentina e Bologna regalano grandi emozioni allo stadio Franchi. alla fine è Moise Kean a decidere la gara ed a tenere vive le speranze di un piazzamento in Conference League. Si deciderà tutto negli ultimi 90 minuti con i viola di scena a Udine e la lazio che giocherà in casa contro il Lecce, a caccia di punti per non retrocedere. A segno anche Parisi e Richardson per la Fiorentina mentre per il Bologna vanno in gol Dallinga e Orsolini. Era anche il ritorno al Franchi per Vincenzo Italiano, fresco vincitore dell’ultima Coppa Italia. Per l’ex allenatore viola alcuni fischi ma anche tanti applausi da parte dei tifosi che si sono anche alzati in piedi. Caloroso l’abbraccio con Dodo prima della partita. Sotto contestazione della Curva finiscono invece l’allenatore e la dirigenza viola, con due striscioni e fischi a fine gara, nonostante la vittoria. Raffaele Palladino schiera Dodo e Gosens esterni alti e Moise Kean al centro dell’attacco. A centrocampo Mandragora con Richardson e Fagioli. Vincenzo Italiano schiera Castro centravanti con Ndoye-Fabbian-Cambiaghi alle sue spalle. In mediana Freuler con Ferguson.
La partita
Il Bologna parte bene e dopo 4 minuti Ndoye mette al centro per Castro che viene però anticipato da Comuzzo. Al 10’ Castro ci riprova spedendo la sfera al lato. Al 13’ Parisi riceve palla da Ranieri che, determinatissimo, corre per metà campo, palla al piede e supera Skorupski per l’1-0 viola. Il Bologna replica con Ndoye che calcia ma De Gea devia in angolo. Al 28’ è Ranieri a salvare il vantaggio su tiro di Castro. Al 40’ ci prova Fabbian ma la conclusione è fuori misura.
Nel secondo tempo le emozioni più forti. Al 61’ Orsolini serve Dallinga che insacca di testa. È l’1-1. Al 67’ Parisi serve in area, batti e ribatti Skorupski non trattiene il pallone e Richardson segna il 2-1. Al 78’ Ndoye serve Orsolini per il nuovo pareggio 2-2. Ma è Kean all’83’, lanciato da Mandragora, a realizzare il 3-2 finale. È il 18° gol in serie A, il 24° stagionale.
L’allenatore
Questo il commento di Raffaele Palladino dopo la vittoria sul Bologna. “Vale tanto per l’umore dei ragazzi, per quello che avevano passato nell’ultima settimana. Abbiamo fatto un altro cambio di sistema di gioco e abbiamo fatto un percorso che ci ha fatto arrivare a questa partita. È la vittoria di un gruppo che non molla mai e che continua a dare il massimo”. C’è stata anche la contestazione della Curva. “Ero così preso dalla partita che non ho nemmeno sentito questi cori. Me l’hanno detto a fine partita, bisogna solo accettare questa situazione e fare il meglio sempre. Ci dispiace che fino a due settimane fa eravamo in lotta per la Champions e ora non lo siamo più. Ma abbiamo avuto tante difficoltà, tante assenze, anche importanti. Non è un alibi, è una realtà. Siamo ancora in lotta anche se non siamo padroni del nostro destino. Io devo solo pensare alla partita di Udine. Il mio lavoro è fatto di quotidianità e io ho dato il cuore per questa società, per la Fiorentina. Se vengo apprezzato bene, altrimenti devo solo accettare quello che succede”.