sabato, 22 Febbraio 2025
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La Fiorentina a Verona per proseguire la rincorsa europea

Intanto conosciuta l’avversaria di Conference. I viola giocheranno il 6 e 13 marzo contro il Panathinaikos

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Dopo due ko consecutivi la Fiorentina prova a ripartire ed a preservare l’attuale sesto posto a Verona. Si gioca domenica 23 febbraio alle 15. Intanto i viola hanno conosciuto la prossima avversaria in Conference League. Tra Panathinaikos e Borac sarebbe stato meglio pescare i bosniaci, invece ci saranno i greci. Di buono, in compenso, c’è che il Chelsea, grande favorito per la vittoria finale, è finito dall’altra parte del tabellone e la Fiorentina potrebbe affrontare gli inglesi solo in finale. Chi passa tra Fiorentina e Panathinaikos sfiderà la vincente di Celje-Lugano con in palio un posto in semifinale contro chi avrà la meglio tra Real Betis Siviglia-Vitoria Guimaraes  e Jagiellonia-Cercle Bruges.

Le probabili formazioni di Verona-Fiorentina

Raffaele Palladino ritrova Kean al centro del suo attacco. Confermato De Gea in porta, in difesa è pronto a rientrare Comuzzo a fianco di Ranieri, mentre sulle fasce agiranno Dodo e Parisi, quest’ultimo al posto dello squalificato Gosens. Verso l’arretramento in mediana Fagioli, con ballottaggio aperto tra Cataldi e Mandragora per completare la coppia. Sulla trequarti scelte quasi obbligate: con Gudmundsson e Colpani infortunati spazio a Zaniolo sulla destra e Beltran alle spalle di Kean, con Folorunsho ricollocato sulla sinistra.

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Dopo la sconfitta di misura in casa del Milan a San Siro l’Hellas Verona di Paolo Zanetti potrà contare su Ghilardi al rientro dopo la squalifica e probabilmente Tengstedt per la panchina. Davanti a Montipò, Ghilardi, Coppola e Valentini nella linea difensiva, Duda e Niasse in mezzo al campo con Tchatchoua a destra e Lazovic a sinistra, Suslov e Kastanos sulla trequarti a supporto di Sarr.

L’allenatore

Raffaele Paladino ha commentato il sorteggio per gli ottavi di Conference League. “Tornare a giocare ad Atene sarà una bella rivincita. So che ancora oggi è una ferita aperta – ha detto ancora il tecnico parlando in conferenza stampa al Viola Park, a due giorni dalla trasferta di Verona – e, nel nostro caso affronteremo una squadra che ha vinto nella sua storia 20 scudetti, è attualmente terza in classifica, ha in rosa giocatori con esperienza di calcio italiano (gli ex viola Dragowski e Vitor Hugo e l’ex Sassuolo e Samp Djuricic ndr). In più troveremo un ambiente caldo. Noi comunque ci prepareremo nel migliore dei modi con l’obiettivo ovviamente passare il turno. Io sono venuto a Firenze anche per giocare in Europa – ha sottolineato Palladino – ed è assurdo definire la Conference una competizione non all’altezza, tutte quelle che mettono in palio un trofeo lo sono. Dopo due finali perse di fila vogliamo provare ad arrivare di nuovo in fondo e alzare la coppa”. Palladino ha anche chiarito: “Smentisco categoricamente che ci siano tensioni fra me e il direttore Pradè, in attesa che lo faccia anche lui credo di parlare anche a nome della società. Queste voci che escono mi danno fastidio sono false e infondate. All’interno della società c’è un rapporto di fiducia, stima, dialogo. Chi vuole continuare a dire e scrivere cose diverse faccia pure, io ne prendo atto e penso solo a lavorare e a migliorare la squadra – ha proseguito il tecnico viola –. La sconfitta di domenica, come è ovvio, non ha fatto piacere a nessuno. Siamo tutti delusi e arrabbiati e vogliamo vincere la prossima partita consapevoli che bisogna fare di più. Dopo un ko finisco spesso in discussione? Giusto mi prenda io tutte le responsabilità e le critiche e i giocatori che danno sempre il massimo siano lasciati in pace”.

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