La Fiorentina doveva vincere. Doveva vincere tutte le gare fino al termine della stagione per sperare di potersi qualificare in Europa League o, in subordine, in Conference League. Adesso i viola sono noni, superati anche dal Milan, e le possibilità di giocare in coppa il prossimo anno sono bassissime. La Fiorentina conferma il trend di quest’anno: forte e capace di giocare alla pari con le squadre di vertice, debole e timorosa contro le squadre della parte bassa della classifica. Tutte le reti sono state segnate nel secondo tempo: da Candè e Oristanio per i lagunari, di Mandragora per i viola. Priva di Kean e Gudmundsson la Fiorentina ha faticato molto in avanti ed è calata alla distanza forse anche a causa delle fatiche di giovedì scorso in Conference League. Come accennato Palladino schiera Beltran come unica punta. Davanti Di Francesco sceglie la coppia Yeboah-Oristanio.
La partita
Il Venezia, a caccia di punti per evitare la retrocessione, inizia subito bene proprio con un’azione di Yeboah per Oristanio che spreca. Poi ci prova Busio ma viene fermato da Pongracic. Al 27’ la prima azione della Fiorentina con Beltran che serve Fagioli. Il tiro è deviato in angolo da Radu. Poi Ndour prova di sinistro ma la sfera finisce sul fondo. Prima dell’intervallo Yeboah entra in area ma calcia a lato.
Nel secondo tempo Fagioli pesca Richardson ma Radu anticipa Ranieri. Al 61’ Kike Perez serve in area Candé che controlla e batte De Gea. Forse il controllo avviene con l’aiuto di una mano ma il Var non interviene. Al 68’ Ranieri colpisce un palo ma sul ribaltamento di fronte c’è il cross di Zerbin per la testa di Oristanio che sigla il 2-0 per il Venezia. Yeboah sfiora poi il 3-0. Al 77’ Mandragora, quasi da terra, segna il 2-1. Assalto finale viola ma il pari non arriva. Fiorentina alla seconda sconfitta consecutiva. Domenica arriva al Franchi il Bologna di Vincenzo Italiano. Sarà l’ultima gara in casa e gli uomini di Palladino proveranno a salutare il proprio pubblico con una vittoria.
L’allenatore
Deluso Raffaele Palladino. “Ho rivisto il primo gol del Venezia e c’è un tocco di mano – ha detto il tecnico commentando la gara – per me era un gol da annullare. La nostra sensazione era che ci fosse e fa dispiacere perché questi episodi indirizzano una partita. È un errore abbastanza grave che ha deciso una rete. Ci gira anche male perché abbiamo reagito bene dopo lo svantaggio, abbiamo preso un palo interno e sull’azione successiva abbiamo preso il 2-0. Ci tenevamo tanto, anche oggi i ragazzi hanno dato tutto e non posso dirgli niente. Adesso dobbiamo cercare di fare più punti possibili. Giocare ogni tre giorni ti fa perdere energie mentali e fisiche. Ho cercato di recuperare, perché giovedì per noi è stata una batosta. Secondo me ci siamo riusciti, perché la partita l’abbiamo fatta, ci è mancata vivacità. Però credetemi quando dico che i miei ragazzi hanno dato tutto, anche quelli che sono entrati. C’è tanto dispiacere e bisogna accettare questo verdetto del campo. Dobbiamo vedere se non andiamo nelle coppe. Ci sono due partite e possiamo anche approfittare di altri passi falsi. Invito i miei ragazzi a fare due partite al cento per cento e vedremo il verdetto all’ultima giornata. Non sono legato ai soldi e ai contratti, faccio questo lavoro con passione e orgoglio. Sto dando tutto per la società e per i ragazzi. E lo farò sempre perché vengo pagato per questo e l’obiettivo è arrivare nelle coppe e la squadra se lo merita”.